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“L'acquisizione della Cogne Acciai speciali, da parte del gruppo Walsin Lihwa corporation di Taiwan è un fulmine a ciel sereno, in controtendenza rispetto a una fase in cui sembrerebbe consolidarsi un tentativo di riportare gli asset strategici della siderurgia nel controllo di imprese italiane, anche con una partecipazione diretta dello Stato. E'stato così per AS Terni, è così per Acciaierie d'Italia, è così nelle diverse opzioni aperte sulle prospettive di Piombino". Lo dichiara Gianni Venturi, responsabile siderurgia della Fiom Cgil nazionale
"E'evidente che attorno a operazioni di fusione e acquisizione di gruppi, tanto più se quotati in Borsa, ci sia un elemento d'indispensabile riserbo: ciò che è inaccettabile è che dalla mattina alla sera si cambi la proprietà di Cogne Acciai speciali senza che i lavoratori, le Rsu e le organizzazioni sindacali siano preventivamente, anche se riservatamente, informate. L'azienda ha comunicato che l'acquisizione avverrà in continuità di rapporti di lavoro e delle fonti primarie che lo regolano e lo legittimano e cioè il Ccnl di Federmeccanica e gli accordi di secondo livello", prosegue il dirigente sindacale.
Ma la preoccupazione dei lavoratori e della Fiom vanno ben oltre: "L'azienda convochi le Rsu e le organizzazioni sindacali, non per una semplice comunicazione,, ma per conoscere almeno le linee generali del piano industriale e di sviluppo occupazionale della Walsin Lihwa.L'azienda di Taiwan è una corporation attiva in diversi settori di business, e a maggior ragione, occorre capire quale centralità assumerà Acciai speciali Cogne nella strategia del gruppo. L'amministratore delegato e il management si facciano carico di una legittima inquietudine dei lavoratori, rimuovano atteggiamenti incomprensibili e inaccettabili, aprano un confronto sulle prospettive di un asset così significativo per il territorio e la siderurgia italiana", conclude il sindacalista.