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Nelle scorse ore A2A e Ascopiave hanno annunciato un progetto di vendita e acquisizione delle reti del gas di A2A in Lombardia. Le città e le provincie interessate sono Bergamo, Brescia, Pavia, Cremona e Lodi. A livello nazionale, Filctem Cgil, Femca-Flaei Cisl e Uiltec Uil hanno chiesto un incontro urgente esprimendo la propria contrarietà e preoccupazione.
Le segreterie nazionali dichiarano: “A2A pur essendo un’azienda quotata in borsa ha come soci di maggioranza soggetti pubblici e riveste un ruolo prioritario nella gestione e nella fornitura di alcuni servizi essenziali a favore della cittadinanza, tra cui la distribuzione del gas. Questo avviene da oltre 40 anni, e riteniamo debba proseguire anche per il futuro, nell’interesse di cittadini e lavoratori”.
Secondo Furio Trezzi, Filctem Lombardia: “Questa ipotesi di vendita mette a rischio almeno 250 lavoratrici e lavoratori e potrebbe non garantire il livello di efficienza nel servizio con conseguenti danni alla cittadinanza. La Filctem Cgil è profondamente contraria a questa operazione, che non ha nessun valore industriale e che mira solo a fare cassa. Ci domandiamo come le amministrazioni di Milano e Brescia, azioniste di maggioranza, possano avallare operazioni speculative di questa portata, vendendo un bene pubblico che rappresenta un servizio essenziale alle comunità”.