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Il 23 ottobre è diventata una data storica per la Filcams Cgil di Sassari, perché è il giorno in cui è stata tenuta la prima assemblea sindacale nel punto vendita Mondo Convenienza del capoluogo sardo. Dall’approdo della celebre catena di arredamento in città, nel 2018, non c’erano mai stati contatti ufficiali con il sindacato, c’erano timori da parte dei dipendenti e scarsa disponibilità da parte dell’azienda, ma le cose sono cambiate radicalmente.
“Avevamo contatti quando c’erano contratti in scadenza o quando qualcuno decideva di andarsene – racconta Maria Teresa Sassu, segretaria della Filcams Cgil di Sassari – ma era difficile entrare, il mare ci divide e ci allontana dalla possibilità di confronto con il resto dei punti vendita”. Quella di Mondo Convenienza è una realtà lavorativa popolata di giovani che, spesso alle prime esperienze, hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato e anche di fronte alle difficoltà esitano a chiedere, a reclamare un più attento rispetto di quanto previsto dal contratto nazionale.
Ma quando uno dei dipendenti del negozio di Sassari si è presentato negli uffici della Filcams per avere la possibilità di revocare le clausole flessibili ed elastiche in funzione del suo diritto allo studio, si è aperto un varco in quella che sembrava una struttura inespugnabile: e da quella breccia sono passati poi anche gli altri lavoratori che hanno deciso di affidarsi alla Filcams e i rappresentanti sindacali che sono stati accolti nel territorio aziendale.“Quella che per noi era una normale procedura ha fatto da apripista – spiega Maria Teresa Sassu – è stata la prima voce esterna a dire ai lavoratori, attraverso un loro collega, che non c’è solo la narrazione dell’azienda e che fuori c’è ben altro”. I lavoratori hanno cominciato a presentarsi negli uffici della Filcams, a gruppi, per iscriversi al sindacato, che ha proceduto con cautela, per farli sentire a proprio agio. “Quando abbiamo conquistato la loro fiducia, facendogli capire che fuori c’era qualcuno che li avrebbe sempre sostenuti, abbiamo deciso di fare un passo più grande – racconta la segretaria della Filcams sassarese – convocando la prima assemblea, ma non nella nostra sede, nei locali del punto vendita, e di sabato”. Quasi una provocazione. Il direttore del negozio inizialmente ha esitato, ma alla fine tutto è andato per il meglio, i rappresentanti sindacali sono stati bene accolti, l’assemblea si è svolta in due turni per non lasciare scoperto il negozio e nessun lavoratore è stato chiamato nel corso dell’incontro. È stata anche disposta una bacheca destinata alle comunicazioni sindacali.
“C’erano lavoratori non iscritti che a breve formalizzeranno l’iscrizione – aggiunge Maria Teresa Sassu – siamo sicuri di crescere all’interno del punto vendita. Sono tante le cose da sistemare, stiamo lavorando a una serie di punti sui quali confrontarci con la responsabile delle risorse umane, che incontreremo a breve”.Il contratto non è applicato sempre correttamente, nei part-time c’è una sorta di orario supplementare d’obbligo, senza il quale il punto vendita non riuscirebbe a far fronte al lavoro, i permessi non sono gestiti in modo trasparente. “Il primo passo sarà istruire una procedura che normi la richiesta dei permessi retribuiti, attraverso l’accettazione in forma scritta – spiega ancora Maria Teresa Sassu – poi è necessario avviare un confronto sul tema della pianificazione delle ferie e dell’organizzazione del lavoro. C’è un tema importante relativo alla necessità di conciliare i tempi di vita e di lavoro, in particolar modo per le mamme. È nostra volontà inoltre procedere prima possibile all’elezione dell’Rls del punto vendita”.“Poi ci rivedremo nei nostri uffici”, assicura la segretaria, e a questo primo grande segnale ne seguiranno altri.