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Presidio con sciopero stamattina a Napoli degli operai idraulico-forestali della Campania indetto dalle segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Campania dopo la rottura del tavolo con l’assessorato regionale all’Agricoltura del 2 dicembre scorso. Una delegazione dei segretari generali di categoria – Bruno Ferraro (Fai), Giovanna Basile (Flai) ed Emilio Saggese (Uila) – e dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Campania –, composta da Nicola Ricci, Giuseppe Esposito e Giovanni Sgambati – è stata ricevuta dal vice presidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola a Palazzo Santa Lucia, mentre era in corso il presidio dei lavoratori forestali provenienti da tutta la Regione.
“Abbiamo rappresentato al vice presidente Bonavitacola ciò che avevamo già detto all’assessore regionale all’agricoltura, Nicola Caputo sul tema delle risorse e della stabilizzazione degli operai idraulico-forestali a tempo determinato, ricevendo però solo risposte parziali – hanno affermato i segretari generali di categoria al termine dell’incontro –. Come comunicato ieri dall’assessore Caputo, i 17,6 milioni per la chiusura dell’anno sono già stati trasferiti alle comunità montane in queste ore e serviranno al pagamento parziale delle mensilità ai lavoratori. Ma gli altri 50 milioni necessari a coprire tutto l’anno in corso, non sono ancora disponibili allo stato attuale e serviranno altre riunioni tecniche per trovare la necessaria copertura economica”.
Ma è sul capitolo della stabilizzazione degli operai che, invece, non sono arrivate risposte che hanno soddisfatto le organizzazioni sindacali confederali e di categoria. “Crediamo che Giunta, assessore all’agricoltura e presidenza debbano mettersi d’accordo. Con l’assessore Caputo – hanno ricordato le sigle di categoria – avevano cominciato un percorso che era stato interrotto il 2 dicembre scorso proprio per l’assenza dell’assessore. Oggi il vice presidente Bonavitacola ci ha informato che per avviare questo percorso bisogna reperire delle risorse al di fuori di quelle comunitarie che, ad ora, non ci sono. Quindi, ci ha confermato che il processo non sarà così immediato, assicurandoci però che si continuerà a lavorare in tal senso".
"Per tutte queste ragioni – hanno annunciato i tre dirigenti sindacali –, riteniamo sia necessario mantenere lo stato di agitazione di tutto il personale fino al prossimo tavolo tecnico al quale abbiamo chiesto che partecipino non solo l’assessore all’agricoltura, ma anche quello al bilancio e all’ambiente oltre a rappresentanti della presidenza della giunta regionale perché vogliamo che ci sia la massima chiarezza. A questi incontri, chiederemo anche che ci sia la presenza di una delegazione di lavoratori”.