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Due morti in 24 ore, quattro in una settimana. Il tragico bilancio descrive la situazione sul lavoro a Napoli e provincia. Ieri, 13 settembre, l'ultima vittima ad Arzano, dove un operaio, Giuseppe Lisbino, 44 anni, che stava montando pannelli fotovoltaici sul tetto di un'azienda è precipitato da circa dieci metri di altezza. Il suo decesso è arrivato poche ore dopo quello di un lavoratore di Asia Napoli, società comunale responsabile della raccolta dei rifiuti, Giuseppe Cristiano, 66enne, travolto e ucciso da un camion nel deposito di piazzale Ferraris.
Nicola Ricci, segretario della Cgil Napoli e Campania: "Porre un argine concreto a queste morti"
"Ormai non ci sono altre parole da usare: siamo di fronte a una vera e propria strage quotidiana. Napoli e la Campania continuano a pagare un prezzo altissimo, tra i territori in Italia dove si muore di più sui luoghi di lavoro. Ora basta: è il momento di porre un argine concreto mettendo in campo ogni strumento possibile e necessario, dalla prevenzione alla formazione fino alla certezza della pena per chi è responsabile di queste morti". A dirlo il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci. "Appena ieri - ricorda Ricci - Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ringraziandolo per la sensibilità mostrata negli ultimi tempi sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro e chiedendo un'attenzione straordinaria a tutte le istituzioni nella battaglia per isolare quelle imprese e quei datori di lavoro che non garantiscono il rispetto delle norme. Gli intenti e le parole - conclude Ricci - non bastano più: servono azioni concrete e immediate partendo dal rispetto della Costituzione”.
Lo sciopero
I sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel della Campania hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori di Asia Napoli che sarà effettuato domani, venerdì 15 settembre, nelle ultime quattro ore di prestazione di ogni turno lavorativo. "L'ennesima morte di un lavoratore - scrivono i sindacati - ripropone con tragica evidenza la drammaticità dei temi legati alla sicurezza del lavoro nel comparto dell'igiene ambientale. Giuseppe Cristiano, uomo e lavoratore, questa sera non tornerà a casa perché non si è fatto abbastanza per prevenire l'ennesima tragedia".
Le organizzazioni sindacali ritengono "non più rinviabile una mobilitazione che sostenga la generale revisione delle procedure di prevenzione del rischio in Asia Napoli, per determinare condizioni che garantiscano standard di sicurezza anche superiori a quelli ordinariamente previsti dalle norme in vigore. Se il rispetto delle norme non impedisce la morte dei lavoratori - concludono i sindacati regionali - occorre andare oltre il burocratico rispetto delle leggi".