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L'ultima vittima sul lavoro in Salento si chiamava Oronzo Pisanò, aveva 53 anni, e ha perso la vita a Salve, il suo paese, mentre stava effettuando lavori di ristrutturazione in un appartamento. L'uomo, titolare della ditta, è caduto dall'impalcatura sulla quale stava lavorando precipitando al suolo da un altezza di 6 metri, come tanti, troppi, altri prima di lui. Era il 4 maggio, appena due giorni fa. E proprio ieri, 5 maggio, la Cgil salentina insieme a Cisl e Uil hanno sottoscritto un “Protocollo d’Intesa per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro nella provincia di Lecce”: un documento per alzare il livello di attenzione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, anche attraverso l'istituzione di un Osservatorio provinciale.
La segretaria della Camera del Lavoro, Valentina Fragassi, ha sottolineato l'importanza della cultura della sicurezza: "Occorre avviare un grande lavoro sulla formazione, cominciare a parlare di salute e sicurezza già nelle scuole ai lavoratori del futuro. I sindacati dallo scorso autunno si sono mobilitati per ottenere questo risultato. Una mobilitazione che ha consentito anche di sottoscrivere altre intese importanti, come il protocollo sulla legalità con Arca Sud, per garantire i diritti del lavoro anche ai lavoratori dei subappalti. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma serve un impegno da parte anche di altri soggetti per arginare un fenomeno preoccupante: nei primi tre mesi del 2022 in provincia di Lecce si sono verificati 1.325 infortuni, il 37,45% in più rispetto allo scorso anno.
E allora serve incrementare la cultura del lavoro in sicurezza, evitare la sottovalutazione dei rischi, ma serve anche grande attenzione delle imprese e di chi bandisce gli appalti, perché il taglio sul costo del lavoro spesso condanna i lavoratori. Garantire il rispetto del contratto nazionale è il principale strumento per garantire legalità, sicurezza e diritti. Infine serve il controllo, perché di fronte all'esplosione di investimenti pubblici, senza le assunzioni all'Ispettorato Nazionale del Lavoro, ci ritroviamo a lottare a mani nude".