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Un’intera giornata di sciopero alla Sirti di Galatina (in provincia di Lecce). L’azienda nazionale, che si occupa d'installazione e riparazione degli impianti telefonici, in provincia di Lecce occupa circa 80 lavoratori, tutti altamente qualificati e professionalizzati. Alla base della proclamazione dello sciopero, da parte della Fiom provinciale, vi sono diversi motivi: degenerazione delle relazioni sindacali, assenza di trasparenza sui piani aziendali, eccessivo ricorso al subappalto, scarsa attenzione alla sicurezza sul lavoro, organizzazione e orari di lavoro. Perciò, domani, 20 maggio, braccia incrociate per tutti: i dipendenti si raduneranno, a partire dalle 7.45, davanti ai cancelli dell’azienda.
“Nonostante il confronto e i tentativi di mediazione esperiti a tutti i livelli dalla nostra organizzazione, persiste la condotta della Sirti di Galatina, che fa spregio di diritti e dignità dei lavoratori, in totale assenza di trasparenza rispetto ai piani aziendali complessivi, accompagnata da una gestione unilaterale dell’organizzazione del lavoro, degli ammortizzatori sociali e delle attività subappaltate”, afferma Ciro Di Gioia, segretario generale Fiom Cgil di Lecce.
“Si assiste ormai da tempo, a una progressiva e incomprensibile degenerazione delle più elementari pratiche di relazioni sindacali. Cosicché, quotidianamente, un numero sempre maggiore di attività tipiche della Sirti, vengono affidate ad aziende in subappalto. Contemporaneamente, i lavoratori vengono collocati in ferie forzate e sono costretti a una flessibilità dell’orario di lavoro settimanale; alcuni vengono inviati in trasferta presso altri cantieri. Il tutto, mentre è ancora vigente il contratto di solidarietà difensivo”, prosegue il sindacalista.
“La Sirti è un’azienda italiana con una lunga e consolidata storia alle spalle, leader nel settore dell'ingegneria e dell'impiantistica di rete, in prima linea nello sviluppo di servizi e soluzioni innovative per i settori delle telecomunicazioni, dei trasporti, dell'energia e degli impianti tecnologici, un settore destinatario d'importanti risorse, derivanti dal Pnrr. Eppure, decide di puntare in modo assolutamente insufficiente sul potenziamento della pianta organica, sulla formazione, sulla qualità, sulla professionalità e sulla sicurezza sul lavoro. Al contrario, decide di puntare sul subappalto, che significa, di fatto, l’esatto contrario", continua l'esponente Fiom.
Questa serie di contraddizioni genera una situazione allarmante, su cui quale è giunta l’ora di fare chiarezza definitivamente. Pertanto, visti i numerosi ma vani tentativi da parte nostra di ricostruire relazioni sindacali affidabili, in uno schema contrattuale e non meramente comunicativo, che consentano di dissolvere i dubbi sulle reali prospettive aziendali, sulla tutela professionale e occupazionale della sede di Galatina, la Fiom proclama lo sciopero per l’intera giornata di venerdì 20 maggio, articolato su tutti i turni di lavoro”, conclude il dirigente sindacale.