“Oggi è il giorno del lutto e del ricordo per Bocar Diallo, un momento per manifestare il nostro sostegno e la nostra speranza per la sorte degli altri ragazzi feriti, Sokol Hyseni, Artan Vila, Djette Aboubacar, Oussama Benyahia e Mor Mboup”. Le parole del segretario della Fiom altoatesina, Marco Bernardoni, sono la sintesi di una giornata di protesta indetta nella mattina di venerdì dopo che nella notte un’esplosione e un incendio all’interno della fabbrica Aluminium di Bolzano hanno provocato il ferimento, grave, di sei operai. Ieri dal reparto grandi ustionati dell’ospedale di Borgo Trento la notizia che uno di questi lavoratori, Bocar Diallo, senegalese, è spirato in seguito alle ustioni riportate. 

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“Vogliamo – ha detto il segretario dei metalmeccanici Cgil rivolto anche alle tante persone scese in piazza in solidarietà – fare presente al presidente Kompatscher e agli assessori Amhof e Galateo che la salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare la priorità dell'azione di governo. La vita viene prima di tutto”.
Nel corso della commemorazione organizzata dai sindacati si è tenuto un minuto di silenzio ed è stata accesa una candela. Ognuno ha detto una preghiera, secondo la propria religione, o ha espresso un pensiero laico di vicinanza, sostegno e cordoglio. 

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Il delegato Uilm Barry Mamadou ha augurato pronta e veloce guarigione a tutti: “Come sindacati e più in generale come società civile ci stringiamo intorno a questi ragazzi. A loro dobbiamo chiedere scusa per un mondo del lavoro che non sa proteggere i propri lavoratori, per una società e una politica spesso escludenti che classificano il lavoro operaio, ancor più se svolto da lavoratori stranieri, come un lavoro a basso costo, nel quale il rischio di infortuni e di morte fanno parte del lavoro stesso. A chi vi definisce ‘migranti economici’ noi rispondiamo invece che siete nostri colleghi, amici, fratelli. E che con il vostro lavoro contribuite alla ricchezza della nostra economia e della nostra società”.

Il segretario provinciale Fim Riccardo Conte ha ricordato come oggi sia il giorno del dolore, “il momento in cui stare insieme, uniti di fronte a una tragedia, alla quale non avremmo mai dovuto o voluto assistere, alla quale ancora non riusciamo a credere e a cui non vogliamo rassegnarci. Diallo, con una grande tristezza nel cuore, ti auguriamo di riposare in pace, che la terra ti sia lieve. Alla famiglia, agli amici, ai colleghi, a chi gli voleva bene, a tutta la comunità senegalese esprimiamo la nostra vicinanza e le nostre condoglianze”.