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“Il 13 luglio del 2015 moriva di fatica nei campi di Andria Paola Clemente, l’operaia agricola in grado di svolgere lavori di elevata professionalità ma retribuita con una manciata di euro. Sono passati sei anni e nei campi della Puglia si continua a morire: di lavoro, di caldo, soprattutto di violazione sistematica di diritti, di mancato rispetto della salute e della dignità delle persone”. Così i segretari generali della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e della Flai Puglia, Antonio Gagliardi, nel ricordare l’anniversario della morte della lavoratrice tarantina cui è simbolicamente dedicata la legge 199 del 2016 di contrasto al caporalato e al lavoro nero, “che ebbe una accelerazione nell’approvazione proprio a seguito dello sgomento che suscitò nell’opinione pubblica la tragica vicenda di Paola”.
E proprio oggi, a sei anni dalla scomparsa, la Cgil Puglia e la Flai Cgil Puglia – che hanno prodotto il cortometraggio “La Giornata”, diretto dal regista Pippo Mezzapesa, nel quale si ripercorre la vicenda dell’operaia agricola tarantina – a Paola Clemente sarà intitolata la sala videoconferenze della sede regionale della Cgil Puglia a Bari, in via Calace 4. La cerimonia oggi 13 luglio a partire dalle ore 9 alla quale parteciperà il marito di Paola, Stefano Arcuri, e i segretari generali di Cgil e Flai Puglia.
“Nonostante i successi sul piano investigativo e giudiziario favoriti dalla legge 199 del 2016, favorita dall’azione di rivendicazione portata avanti dal sindacato e in primis dalla Cgil e dalla Flai, ancora migliaia di lavoratori e lavoratrici sono vittime di sfruttamento, violazione dei diritti e sottosalario. E in questi anni altri lavoratori hanno pagato con la vita le insostenibili condizioni di lavoro imposte dai caporali, ultimo il 27enne maliano Camara Fantamadi, deceduto nelle campagne del Brindisino”, ricordano Gesmundo e Gagliardi.
Oggi nel corso della conferenza stampa saranno illustrati una serie di dati su irregolarità riscontrate in agricoltura in Puglia, partecipazione delle imprese alla Rete del lavoro agricolo di Qualità, e iscrizioni di lavoratori negli elenchi anagrafici Inps, e le richieste che Cgil e Flai avanzano alle istituzioni per intensificare il contrasto a lavoro sommerso e caporalato.