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Dieci vittime in poco più di 36 ore. Una mattanza del lavoro, iniziata all’ora di pranzo di mercoledì 13 con i tre morti della Esplodenti Sabino di Chieti e continuata fino a qualche ora fa, alle 2 di notte di venerdì 15, con l’incidente sull’autostrada A1 in cui hanno perso la vita due autisti. Una scia di sangue che percorre tutta l’Italia: da Roma a Bologna, da Napoli a Vicenza, da Treviso a Salerno e Chieti.
Venerdì 15
Due autisti sono morti alle 2 di notte di oggi (venerdì 15 settembre) in un incidente stradale sull’autostrada A1, all'altezza di Fiano Romano (Roma), tra un bus e un mezzo pesante. Il bus, in uso alla Prefettura di Agrigento, stava trasferendo migranti (sbarcati a Lampedusa nei giorni scorsi) da Porto Empedocle nei centri d'accoglienza del Piemonte.
Le due vittime sono Alberto Vella di 35 anni e Davide Giudice di 32, entrambi di Favara (Agrigento). Si registrano anche 25 feriti, di cui una decina in modo serio, che sono stati subito trasportati negli ospedali della zona. Secondo la prima ricostruzione, bus e camion si sono scontrati frontalmente, con il bus (della società Patti Tour di Favara), che trasportava circa 50 passeggeri, che si è ribaltato.
Giovedì 14
Il primo incidente mortale della giornata è avvenuto alle 3 di notte all’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Un operaio edile italiano di 52 anni, Alfredo Morgese, dipendente dell'azienda Frantoio Fondovalle di Modena, è rimasto schiacciato da un mezzo dell’azienda presso la quale operava, probabilmente in retromarcia, mentre erano in corso i lavori di rifacimento del manto stradale della pista.
Un operatore ecologico di Asia Napoli, società comunale responsabile della raccolta dei rifiuti cittadini, è morto alle 4.30 del mattino, investito da un camion nel deposito dell’azienda. La vittima è Giuseppe Cristiano, 66 anni. L’uomo è stato travolto da un mezzo adibito al servizio di pulizia e spazzamento durante la manovra di uscita, dalla parte frontale del mezzo.
Nel primissimo pomeriggio, alle 14, ha perso la vita Marco Bettollini, enologo di 46 anni, originario di Roma ma residente a Bassano del Grappa (Vicenza). L’incidente è avvenuto a San Polo di Piave (Treviso) all’interno dell’azienda vitinicola Ca’ di Rajo. L’uomo, nel tentativo di salvare un collega (rimasto gravemente ferito) entrato senza respiratore in una cisterna della cantina per eseguire alcuni lavori di manutenzione, è morta in seguito alle esalazioni di monossido di carbonio provocate dalla fermentazione del vino.
Appena un’ora dopo, alle 15, ha perso la vita a Salerno Antonino Donato, secondo ufficiale in servizio sulla Cartour Delta. Il giovane è stato travolto da un trattore dell'impresa portuale che, secondo la prima ricostruzione, durante le operazioni commerciali manovrava in retromarcia su una banchina (molo 26) del porto. Un altro lavoratore, primo ufficiale della medesima azienda, è rimasto gravemente ferito.
Mercoledì 13
La giornata si è aperta con la drammatica notizia delle tre vittime dell’azienda Esplodenti Sabino di Casalbordino (Chieti), storica azienda attiva nello smaltimento e recupero della polvere da sparo da bonifiche. L’incidente è avvenuto poco dopo le 13: a perdere la vita sono stati Giulio Romano, 56 anni, originario di Casalbordino; Fernando Di Nella, 62 anni, di Lanciano (Chieti); Gianluca De Santis, 44 anni, residente a Palata (Campobasso). L’esplosione si è verificata durante la fase di lavorazione di munizionamento, eseguita per conto dell'Agenzia industrie difesa.
Ad Arzano (Napoli) ha perso la vita Giuseppe Lisbino, un operaio di 44 anni, originario di Frattaminore (Napoli). L’incidente è avvenuto alle 15: l’uomo è precipitato da circa dieci metri di altezza mentre stava montando pannelli fotovoltaici sul tetto di un'azienda.