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"Le misure che il governo Meloni ha messo in campo con il decreto legge per fronteggiare l'emergenza caldo non rispondono alle esigenze della massima parte dei lavoratori agricoli". Ad affermarlo in una nota congiunta sono Silvia Spera e Davide Fiatti della segreteria nazionale della Flai Cgil. "Il provvedimento non tiene conto infatti delle lavoratrici e dei lavoratori con contratto a tempo determinato, agricoli, della manutenzione del verde e della forestazione. L'allargamento della cassa integrazione copre solo il 10 per cento dei lavoratori agricoli, cioè quelli a tempo indeterminato, tagliando fuori tutti gli stagionali", spiegano.
"La Flai Cgil, che già aveva chiesto al governo un decreto che includesse i tempi determinati, - proseguono Spera e Fiatti - ribadisce come sia sempre più evidente la carenza di un ammortizzatore sociale strutturale per questa grande fascia di lavoratori precari, che intervenga nel caso in cui si verifichino 'calamità naturali', dovute a uno stravolgimento climatico ormai strutturale, pandemie, attacchi parassitari, ecc., fenomeni estremi sempre più frequenti, che minacciano la salute dei lavoratori e lo svolgimento regolare dell'attività".
"La Flai - concludono Spera e Fiatti - continuerà ad impegnarsi per un'estensione delle tutele per tutte e tutti, nessuno escluso".