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“Lavorare a temperature elevate, come sta avvenendo in questi giorni, può essere molto pericoloso per la salute”. A dirlo è la Fiom Cgil nazionale, precisando che “l'esposizione eccessiva allo stress termico comporta l'aumento del rischio infortunistico”.
Il colpo di calore, i cui sintomi “vanno verificati tempestivamente, non deve essere assolutamente sottovalutato perché può avere conseguenze anche molto gravi. È a tutti gli effetti un infortunio e va quindi denunciato come tale”.
L’obbiettivo della Fiom, dunque, è quello di “prevenire eventi di questa natura, motivo per cui stiamo mettendo in atto tutte le forme di tutele necessarie. A partire dalla verifica degli interventi strutturali obbligatori che le imprese avrebbero dovuto programmare, in assenza dei quali si stanno contrattando riduzioni e rimodulazioni orarie, aumento delle pause e tutto quanto necessario per tutelare i lavoratori sia dal punto di vista della salute sia per quanto riguarda la tutela del salario”.
I metalmeccanici Cgil, inoltre, affermano che “più complicata è la questione che riguarda tutti coloro che lavorano all’aperto dove non sempre gli strumenti contrattuali sono sufficienti e quindi può essere necessario l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria. È utile quindi rivolgersi agli Rls, alle Rsu dei posti di lavoro e alle strutture territoriali della Fiom”.