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Il 2 giugno, Festa della Repubblica italiana, la Fiom, le delegate e i delegati, le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis sono arrivati in Francia per rivendicare un tavolo di confronto con la società. Ne danno notizia Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom e responsabile settore mobilità e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom.
La giornata è stata una "straordinaria esperienza di mobilitazione e partecipazione internazionale - dichiarano i sindacalisti in una nota -. Siamo grati per l’accoglienza delle compagne e compagni della Cgt che hanno contribuito al successo della giornata".
"La mobilitazione - proseguono - ha reso possibile l’incontro con una rappresentanza del management dell’azienda durante il quale la Fiom ha ribadito la necessità di aprire un vero confronto, con anche la partecipazione dei vertici europei del gruppo, per affrontare i problemi dei lavoratori a partire dalle condizioni di lavoro in progressivo e grave peggioramento, le strategie per la transizione industriale, gli obiettivi produttivi di ogni stabilimento e le dinamiche di crescita occupazionale".
A questa giornata di ascolto la Fiom ha chiesto che "segua una rapida risposta di disponibilità ad aprire il dialogo per un confronto. Stellantis ha la responsabilità di non trasformare la disponibilità della Fiom in conflitto".
"È ora che il governo italiano ascolti i metalmeccanici e favorisca l’apertura di un confronto sul futuro dei lavoratori di Stellantis e dell’automotive in Italia", dichiarano Marinelli e Lodi: "Per affrontare la transizione è necessario che il Governo faccia la sua parte con risorse straordinarie con chiare condizionalità sociali".
"Le lavoratrici e lavoratori di Stellantis degli stabilimenti italiani hanno dato vita a questa giornata facendo migliaia di chilometri per conquistarsi una prospettiva di lavoro e dignità", concludono i dirigenti Fiom.