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Stato di agitazione e sciopero lunedì 27 marzo delle lavoratrici e lavoratori Conbipel. L’astensione dal lavoro sarà per l’intera giornata, dalle ore 7 alle 22. La protesta è stata indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che hanno anche organizzato un presidio a Roma, dalle ore 10 alle 13, presso il ministero delle Imprese (in via Molise).
“Alla base della mobilitazione – denunciano le tre organizzazioni – il mancato rispetto dell’accordo sottoscritto tra sindacati e Conbipel in amministrazione straordinaria il 28 giugno 2022, sul passaggio del 93,3% della forza lavoro (pari a 1.408 addetti) alle società Btx Italian Retail and Brands e Jd Sport Fashion”.
Filcams, Fisascat e Uiltucs rilevano che “a distanza di circa otto mesi dalla sottoscrizione di quell’accordo le due società coinvolte risultano non aver rispettato gli impegni assunti, nonostante i numerosi solleciti e le richieste d'intervento indirizzate a più riprese al commissario straordinario di Conbipel”.
La situazione di Btx Italian Retail and Brands
La Btx, società controllata dal fondo internazionale Gro Capital (con sede a Singapore), dopo aver acquisito il marchio, la sede, il magazzino, i punti vendita e i lavoratori di Conbipel, ha promosso “una scontistica tale da presumere una possibile chiusura dei negozi”, spiegano le tre sigle: “Nel gennaio 2023, dopo aver restituito alcuni punti vendita ai proprietari rescindendo i contratti di locazione, ha posto i lavoratori in una situazione di limbo, chiedendo loro di fruire di ferie, permessi e banca delle ore”.
Btx ha comunicato che “in questa situazione versano svariati punti vendita, proponendo solo per alcune risorse umane la possibilità di trasferimento in altri negozi”. Filcams, Fisascat e Uiltucs precisano che “in alcuni casi si tratta di trasferimenti addirittura oltre i 50 chilometri, distanza incompatibile con la prosecuzione dei rapporti di lavoro, mentre in altri la società non ha rinvenuto alcuna possibilità di trasferimento”.
La situazione di Jd Sport Fashion
“La società non ha proceduto all’assunzione del personale come previsto dall’accordo”, spiegano i sindacati: “Le lavoratrici e i lavoratori, rimasti in capo a Btx, stanno tuttora fruendo di ferie, permessi e banca delle ore. La Jd subordina l’assunzione a un verbale di conciliazione tombale e richiede la sottoscrizione di contratti individuali lesivi dell’art. 2112 del codice civile, recante condizioni in peius rispetto ai contratti in essere e al ccnl di riferimento”.
La posizione dei sindacati
Filcams, Fisascat e Uiltucs segnalano una situazione “d’incertezza anche sul destino di altri negozi” e denunciano di essere “venute a conoscenza della chiusura di ulteriori punti vendita e del subentro di una nuova società nel magazzino”.
Le tre sigle così concludono: “Oltre 1.400 lavoratrici e lavoratori oggi vedono vacillare le loro aspettative di salvaguardare professionalità, occupazione e reddito. Ma confidano di essere ricevuti dai rappresentanti del dicastero e nella convocazione di un tavolo ad hoc per affrontare la complessa situazione”.