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Sulla riforma fiscale il governo sta sbagliando tutto. E nulla si muove sui salari, le pensioni, la sicurezza sul lavoro, i contratti pubblici e privati. È arrivata allora la risposta dei sindacati: Cgil, Cisl e Uil, nell’incontro che si è tenuto nella serata di ieri (giovedì 23 marzo) a Roma, presso la sede della Cgil, hanno deciso un “percorso di mobilitazione unitario”. Le iniziative da mettere in campo per far cambiare idea all’esecutivo, e le modalità delle azioni, saranno decise la prossima settimana.
“Inizia una fase di mobilitazione che coinvolgerà le lavoratrici e i lavoratori, a partire dalle piattaforme e dalle proposte che abbiamo avanzato finora”, ha spiegato il segretario generale Cgil Maurizio Landini. “Vogliamo cambiare le decisioni che finora ha preso il governo”, ha aggiunto il leader sindacale, precisando che “entro qualche giorno saremo nella condizione di dire tutto ciò che abbiamo intenzione di fare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.
L’incontro a tre era stato convocato per compiere una “valutazione sullo stato del confronto con il governo e la declinazione delle nostre priorità e urgenze”. Per il segretario generale Cisl Luigi Sbarra “c’è la necessità di avviare un percorso di mobilitazione unitaria, parlando con le persone e spiegando le nostre ragioni e le nostre rivendicazioni”. Sbarra ha aggiunto che ora le tre organizzazioni “si prenderanno qualche giorno per fare un’opportuna verifica all’interno dei propri organismi”.
“L’importante è unire il mondo del lavoro in questo momento e quindi decidere in modo unitario”, ha dichiarato il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri: “Abbiamo deciso un percorso di mobilitazione per confrontarci con i lavoratori sui temi delle nostre piattaforme, per ascoltare i lavoratori e capire le sofferenze che stanno attraversando in questo momento, e per ribadire la necessità di dare ascolto alle nostre richieste”.