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Il governo non può pensare di fare da solo, il ministro Urso deve convocare i sindacati. Questo il primo commento del segretario generale della Fiom, Michele De Palma, sulla manovra economica dell'esecutivo. Conversando con l'Ansa, dice il sindacalista: "Abbiamo chiesto unitariamente, Fim, Fiom e Uilm, un incontro al ministro Urso sull'industria e a oggi non c'è ancora l'apertura di un confronto. Il governo ci convoca soltanto per le emergenze industriali, dettate dalla crisi. Sono sordi alle domande dei metalmeccanici sull'industria. Non possiamo avere l'ennesima manovra senza nessun confronto. C'è una situazione di totale scollamento".
In attesa di conoscere le misure specifiche del testo, quindi, la situazione è preoccupante. "La manovra non la conosciamo - specifica De Palma -, ma da quello che abbiamo letto ci sembra che manchi il coraggio di affrontare il futuro oltre al presente". In altre parole il governo propone "provvedimenti tampone": "Invece c'è bisogno di una visione e di un ragionamento di prospettiva".
Prima di tutto c'è il tema della tutela dei salari: "C'è bisogno di un intervento sul cuneo che deve essere a favore dei lavoratori. Non è possibile che i metalmeccanici non abbiano contezza di cosa succederà ai loro salari". Altrettanto urgente è "la necessità di ragionare su come sviluppare il sistema industriale dentro la transizione - secondo il sindacalista -. Non c'è una condivisione di una linea che coinvolga imprese e i lavoratori metalmeccanici".