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Ieri pomeriggio (25 ottobre), al termovalorizzatore di Lomellina Energia a Parona, nel pavese, un lavoratore di 56 anni ha perso la vita mentre eseguiva un intervento di manutenzione dell’impianto. Dalle prime ricostruzioni l’operaio, prestato a una ditta di manutenzione di impianti industriali, la Simic Spa, è stato prima colpito alla testa da un tubo su cui stava lavorando, che gli ha frantumato l’elmetto. L'impatto è stato probabilmente la causa del decesso. Il corpo senza vita è stato poi sommerso dal gettito di sabbia uscito dal tubo stesso.
“Insopportabile dover registrare un’altra vittima, una persona, un altro lavoratore morto sul lavoro – affermano Debora Roversi, segretaria generale della Cgil Pavia, Americo Fimiani, segretario generale della Fp Cgil Pavia, insieme al funzionario dell’igiene ambientale Daniele Pirri -. Esprimiamo tutto il nostro cordoglio alla famiglia del lavoratore e la piena solidarietà e vicinanza ai suoi colleghi”.
Ora a Parona avranno corso le indagini. “Durante le manutenzioni meccaniche, quando l’impianto è fermo il fattore di rischio è elevato, quello è il momento più critico. Noi vogliamo sapere se è stato fatto tutto quello che doveva essere fatto per abbassare questo rischio – sostengono Roversi, Fimiani e Pirri -. La salute e la sicurezza devono diventare subito un tema centrale in ogni luogo di lavoro e una priorità per l’agenda politica. Noi continueremo a ribadirlo e a fare la nostra parte per fermare questa strage continua e inaccettabile”.