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Gruppo Argenta, la storica azienda di distribuzione di snack e bevande con macchinette automatiche, ha chiesto l’ammortizzatore sociale senza accordo sindacale, aggravando la già complessa situazione lavorativa dei propri addetti.
“L’azienda ha scelto, al momento, di abbandonare la strada del dialogo e della condivisione, richiedendo l’ammortizzatore sociale, nonostante il mancato accordo in sede ministeriale”, scrivono Filcams, Fisascat, Uiltucs, che aggiungono: “È per questo che siamo a proclamare uno stato di agitazione su tutto il territorio nazionale, con il relativo blocco di ogni flessibilità richiesta".
In un incontro del 20 luglio scorso, il gruppo Argenta aveva chiesto l’attivazione dell’ammortizzatore sociale nella misura del 13% medio su tutto il territorio nazionale, e già in quell’occasione, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs avevano esposto le motivazioni per le quali tale richiesta sarebbe stata inopportuna e non attuabile: “Utilizzo massiccio di aziende terze per lo svolgimento di varie lavorazioni, carichi di lavoro ormai divenuti insostenibili, fuoriuscite volontarie dovute presumibilmente ai suddetti carichi di lavoro, che hanno portato ulteriori disagi nell’operatività quotidiana. La situazione è davvero pesante per le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Argenta sempre più provati da una carente organizzazione del lavoro sono le motivazioni di contrarietà espresse.
Nonostante la disapprovazione sindacale, l’azienda, nell’incontro del 4 agosto, ha comunque richiesto la convocazione ministeriale, alzando ulteriormente la percentuale attuabile dell’ammortizzatore sociale al 18%.