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Sul piano del metodo c’è una novità, sul piano dei contenuti a oggi non abbiamo risposte. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi tra i sindacati confederali e il primo ministro Mario Draghi a cui hanno partecipato anche i ministri Orlando (Lavoro), Giorgetti (Sviluppo economico), Brunetta (Funzione pubblica) e Patuanelli (Politiche agricole).
L’incontro era stato fissato per discutere della situazione economica e delle misure per contrastare gli effetti della guerra in Ucraina, a partire dall'aumento delle bollette di luce e gas. Sul tavolo anche i temi fiscali, del mercato del lavoro e delle pensioni.
Le dichiarazioni di Maurizio Landini all'uscita da Palazzo Chigi
L’ultimo incontro c’era stato il 2 maggio: poi nulla. Dunque è senz’altro positivo, come ha riferito Landini, il fatto che l’esecutivo, prima di varare un nuovo decreto aiuti alla fine del mese, abbia annunciato di voler incontrare i sindacati, presumibilmente il 26 o 27 luglio. Ma "risposte non ne abbiamo avute, numeri non sono stati fatti. Si è accennato ai temi che vanno affrontati come la difesa del potere d'acquisto di salari e pensioni, salario minimo e precarietà", ha detto il leader della Cgil.
I sindacati, ha riportato Landini, hanno insistito con Draghi sul fatto che "bisogna agire subito, non possiamo aspettare la legge di bilancio". Così come, pur nell’affrontare l’emergenza, questa “deve essere collegata a scelte strutturali, non è più tempo di bonus, per poi vedere cosa succede, ma quello di capire che le scelte devono stare dentro riforme strutturali: riforma del fisco, lotta a evasione, riforma del mercato del lavoro e riforma delle pensioni".
Sul tema del salario minimo il leader della Cgil condivide l'approccio che oggi il ministro del Lavoro ha proposto, "cioè prendere a riferimento i trattamenti economici complessivi che nei contratti nazionali ci sono e farli diventare trattamenti minimi sotto i quali non si deve andare. È poi necessario arrivare a una legge che misuri la rappresentanza dei soggetti che fanno gli accordi e cancellare i contratti pirata".