“Gli ultimi vent’anni hanno fatto registrare una rottura tra mondo del lavoro e politica” ha affermato Gianna Fracassi, vicesegretaria generale della Cgil, in apertura dell’iniziativa Il Lavoro interroga organizzata a Roma dalla Confederazione con i leader dei partiti.
“E la frattura – ha aggiunto – si è determinata sull’incapacità di vedere le condizioni materiali e i bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici. Soprattutto sul tema dei diritti, e la frattura è diventata vera e propria distanza”. Inevitabilmente questo si è tradotto in una crisi di rappresentanza, in una incapacità della politica di dare risposte ai bisogni di lavoratori e lavoratrici.
I dati Istat diffusi ieri sono lì a testimoniarlo. “Mai tanto lavoro precario come quello registrato e questo dato racconta non solo delle condizioni materiali delle persone, a partire dalla condizione salariale ma anche della qualità del lavoro e da una stagione di diritti e di contrasto alla precarietà. Se si vuole provare a dare una risposta alla crisi della rappresentanza e della partecipazione occorre partire da qui”. Rispondendo ad un interrogativo postole da Lucia Annunziata chiamata a condurre l’intera iniziativa, Fracassi ha affermato “Non è vero che non ci sia voglia di partecipazione, tutt’altro. Ma la partecipazione si attiva quando si è visti nei propri bisogni e nelle proprie aspettative”.
Questa crisi non riguarda solo la politica, ma in parte anche il sindacato e per Fracassi: “Le radici di questa difficoltà affondano nelle trasformazioni del lavoro e noi stiamo cercando di recuperare il tempo perduto. Un esempio per tutti. Quando abbiamo saputo esercitare fino in fondo il nostro ruolo, attraverso il sindacato di strada e la contrattazione per una figura professionale tra le più distanti da quelle cosiddette tradizionali, i rider, siamo stati riconosciuti e abbiamo allargato la nostra rappresentanza. Ora la questione per noi e per la politica, ha sottolineato la dirigente sindacale, è saper cogliere le sfide che le due grandi trasformazioni, quella digitale e quella ambientale, ci pongono visto che avranno un fortissimo impatto sul lavoro”.
“Esiste un ruolo politico del sindacato?” Ha domandato la giornalista e la vicesegretaria della Cgil non si è sottratta: “Sì, chiunque si proponga una trasformazione della società ha un ruolo politico. Il compito del sindacato è quello di rappresentare e tutelare lavoratori e lavoratrici attraverso la contrattazione. Ma, proprio perché confederazione, siamo anche soggetto di cambiamento generale e questo sì, se volete, è un ruolo politico che è cosa altra da quello dei partiti”.
“Per la Cgil – ha concluso Fracassi – c’è un traguardo importante, il congresso. Lo celebreremo a dicembre ma ci arriveremo confrontandoci con milioni di persone, questo è uno dei nostri modi per costruire partecipazione e rappresentanza”