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La lotta dei lavoratori della sanità privata non si ferma: le lavoratrici e i lavoratori tornano in piazza per chiedere il rinnovo del contratto nazionale. Ovvero il ripristino della loro dignità. È sciopero nazionale mercoledì 16 settembre, promosso da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Braccia incrociate per i circa 100 mila lavoratori coinvolti, in protesta per la mancata sottoscrizione definitiva, da parte di Aris e Aiop, della preintesa raggiunta il 10 giugno scorso sul rinnovo. Il contratto è scaduto da 14 anni e resta ancora in attesa di rinnovo dopo tre anni di trattative.
La protesta ormai viene da lontano. Lo scorso 10 giugno si era arrivati alla sottoscrizione di un testo di contratto collettivo nazionale condiviso dalle delegazioni trattanti, datoriali e sindacali. Smentendo loro stesse, Aris e Aiop hanno deciso di non firmare: hanno successivamente sostenuto non esserci le condizioni sufficienti per sottoscrivere in via definitiva il contratto, "venendo meno agli impegni sottoscritti e ponendo i lavoratori in una condizione di incertezza e privazione di riconoscimenti economici”. La mobilitazione è andata avanti anche in estate, con tante iniziative nei territori, tra cui il presidio del 24 agosto a Roma con lo slogan #ContrattoSubito (qui il video).
Una condotta che le sigle sindacali giudicano vergognosa. "Nonostante ci fossero, alla base del rinnovo, garanzie istituzionale, confermate sia dal livello nazionale, il ministero della Salute, che dai livelli regionali, dalla conferenza delle Regioni alle singole Regioni stesse. Non essendoci, quindi, fattori ostativi alla sottoscrizione e alla sostenibilità del rinnovo contrattuale, la sola ragione della mancata sottoscrizione definitiva del contratto è riconducibile alla non volontà da parte di Aris e Aiop di mantenere gli impegni sottoscritti con la preintesa”.
Un comportamento delle controparti, proseguono, “che appare ancora più vergognoso se si pensa che, ancora una volta, le professioniste e i professionisti della sanità privata hanno operato, unitamente ai colleghi della sanità pubblica, per far fronte alla grave emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 con la stessa professionalità e impegno ma senza gli stessi diritti ad un riconoscimento economico uguale”. Lo sciopero viene proclamato per l’intera giornata o turno di lavoro, con la garanzia di servizi minimi previsti, con presidi e manifestazioni in tutti i territori. Qui tutte le manifestazioni.
Il segretario generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, si rivolge ai lavoratori con un video messaggio. "Andiamo in piazza - afferma - per una vertenza che ha del surreale: 14 anni di mobilitazioni e i datori di lavoro ancora non firmano il contratto. La sanità non è privata, ma provata: provata dal Covid e da tanti anni di sottofinanziamento. I professionisti hanno diritto al rinnovo, a vedersi valorizzati e a ricevere un salario dignitoso". Quindi l'invito di Sorrentino: "Chiediamo a tutti di aderire allo sciopero nazionale".