Era il 4 settembre del 1904. Gli operai della miniera di Malfidano scesero in piazza per protestare contro l’aumento dell’orario di lavoro. Una protesta che portò pochi giorni dopo al primo sciopero generale d’Italia. In quei moti, che rappresentano uno dei momenti più importanti del movimento di lotta operaia italiana, l’esercito sparò sulla folla e uccise quattro persone, Felice Littera, Salvatore Montixi, Giustino Pittau e Giovanni Pilloni.
Il Patto di Buggerru su salute e sicurezza
La strage passò alla storia come l’Eccidio di Buggerru, piccolo comune della provincia del Sud Sardegna. Nella piazza dedicata a quella tragica giornata, 120 anni dopo è arrivata la firma del Patto di Buggerru – un protocollo di intesa per la qualità, la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – tra la presidente della Regione Alessandra Todde e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Fausto Durante, Pierluigi Ledda e Francesca Ticca.
Una firma importante in una giornata storica, alla presenza dei segretari nazionali Daniela Barbaresi, Ignazio Ganga e Emanuele Ronzoni, che sono intervenuti nel corso della commemorazione in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil, preceduti, come annunciava il programma, dai saluti della sindaca di Buggerru, Laura Cappelli, e dagli interventi del presidente del Consiglio regionale Piero Comandini e della presidente della Regione.
In Sardegna 13 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno
Al centro della mattinata, ancora una volta, il tema della salute e sicurezza sul lavoro, che registra numeri drammatici e inaccettabili, in tutta Italia e anche in Sardegna, dove, dall’inizio dell’anno, sono 13 le vittime di infortuni mortali. Un’emergenza che, secondo Cgil, Cisl e Uil della Sardegna, va affrontata anche attraverso un impegno straordinario delle istituzioni regionali: è la ragione che ha portato i confederali a proporre la firma di un protocollo d’intesa con la Regione, il Patto di Buggerru, volto a definire, in un quadro di collaborazione con i sindacati, le azioni utili a promuovere la qualità, la salute e la sicurezza sul lavoro in Sardegna.
Nei capitoli del protocollo di intesa sono state inserite una serie di azioni volte a migliorare le condizioni di lavoro, prevenire gli infortuni e le malattie professionali, favorire la diffusione della cultura della prevenzione, promuovere iniziative di formazione e informazione, costruire nuovi strumenti e politiche per assicurare qualità e sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori in Sardegna.