“Chiediamo al governo di far rispettare le norme che ha definito e auspichiamo l’immediata ripresa del confronto sulla vertenza Whirlpool, che deve avvenire sospendendo la comunicazione di avvio delle produzioni il 15 aprile”. A dirlo è Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil e responsabile del settore elettrodomestico: “Venerdì 10 aprile Whirlpool ha comunicato alle organizzazioni sindacali e alle Rsu dei vari stabilimenti italiani la decisione di ricominciare a produrre a partire dal 15 aprile. Una decisione, ad avviso dell’azienda, determinata dal Dpcm che prevede la riapertura del commercio al dettaglio in negozi non specializzati di elettrodomestici. Ma il Dpcm non prevede la ripresa della fabbricazione di elettrodomestici, infatti l’azienda intende passare dalle richieste in Prefettura utilizzando il silenzio-assenso dei Prefetti previsto per le filiere”.
L’esponente sindacale rimarca che “tutte le Rsu di stabilimento hanno ribadito la necessità di prepararsi con la sanificazione dei locali e approntando tutte le misure di sicurezza per quando (presumibilmente il 3 maggio) la nuova normativa nazionale riaprirà la produzione per il settore degli elettrodomestici. A oggi non è così”. Tibaldi evidenzia anche che “il presidente Whirlpool Emea Morel, nella lunga intervista del 12 aprile, nel ricordare che l’80 per cento della loro produzione italiana sia per l’export, che quindi non giustifica l’urgenza di aprire per i negozi italiani, si rammarica di non poter aprire perché non considerato essenziale il settore e, incredibilmente mentre la dirigenza italiana dichiara indispensabile produrre da subito, anche in piena pandemia, conferma la chiusura del sito di Napoli”.
La segretaria nazionale Fiom Cgil e responsabile del settore elettrodomestico Barbara Tibaldi così conclude: “Come al solito, si sostiene tutto e il contrario di tutto, per noi la priorità sono i posti di lavoro a partire da quelli di Napoli, la salute di tutti i lavoratori e l’uscita del Paese da questo incubo. Forzature come queste non fanno che vanificare l’enorme sforzo che il Paese sta facendo, il con sacrificio di tutti, per inseguire il profitto”.