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“La politica batta un colpo”. È un vero e proprio grido di allarme quello che gli studenti lanciano per ottenere un servizio psicologico a scuola e università. Per questo Udu e Rete degli studenti medi hanno invitato questa mattina (15 marzo) i partiti di opposizione sotto il ministero della Salute per chiedere loro un impegno concreto. Hanno risposto all’appello Elly Schlein del Partito Democratico, Francesco Silvestri del Movimento 5 Stelle ed Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi – Sinistra Italiana.
La data non è casuale. Quella di oggi è infatti la Giornata dei disturbi del comportamento alimentare e l’Italia, denunciano i sindacati studenteschi è “l’unico Paese europeo a non prevedere nel sistema scolastico la figura dello psicologo”.
E questo nonostante quasi il 10% delle ragazze e l'1% dei ragazzi soffrano di anoressia o bulimia. “Oggi chiediamo al governo e al Parlamento di fare in fretta – sottolineano –. La nostra proposta di legge è ancora ferma alla commissione Cultura della Camera e chiediamo di approvarla velocemente per avere un servizio di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counselling in scuole e università, che possa basarsi su personale professionista e interfacciarsi con il servizio sanitario. I ministri Schillaci, Valditara e Bernini ci ascoltino”.
A fianco degli studenti c’erano anche la Cgil e lo Spi, il sindacato dei pensionati della Confederazione di corso d’Italia. “Governo e Parlamento hanno il dovere di rispondere all’appello che arriva dalle studentesse e dagli studenti per introdurre l’assistenza psicologica in scuole e università e, al tempo stesso, quello di rafforzare la rete dei servizi sociosanitari sul territorio”: questo il commento della Cgil.
Che aggiunge: “Questo governo ha dimenticato i giovani e sta smantellando il futuro del nostro Paese: auspichiamo che, almeno su un tema così delicato ed emergenziale, si possa trovare una convergenza per dare risposte e risorse efficaci”.
Il disagio psicologico delle nuove generazioni – conclude lo Spi Cgil – è una delle emergenze a cui dare subito una risposta. I pensionati Cgil, che hanno a cuore il futuro del Paese, hanno sostenuto da subito questa proposta di legge. La politica ha la possibilità oggi di dare un segnale: lo colga e si batta per l’approvazione di questo primo atto legislativo”.