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La Cgil Palermo e la Flc Cgil Palermo intervengono sull'attacco vandalico che ha distrutto la scuola I.C Sperone Pertini di Palermo.
“Registriamo, con sdegno e preoccupazione, un altro vile attacco a un’altra scuola pubblica di Palermo, presidio di democrazia e legalità, come l’Istituto comprensivo Sperone Pertini di Palermo, che si è distinta in questi sette anni per gli ottimi risultati raggiunti dal dirigente scolastico, Antonella Di Bartolo, e da tutta la comunità educante, nella lotta contro la dispersione scolastica – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino - Ogni atto vandalico contro un’istituzione scolastica è un atto ostile contro lo Stato, contro il futuro del Paese, contro tutti noi. Non riusciamo a capire come si possa agire, senza cuore, contro gli interessi, i diritti e il benessere dei bambini e dei propri figli che, solo nella scuola e con la scuola, possono crescere e diventare i cittadini del domani. Esprimiamo la nostra piena solidarietà alla preside e siamo vicini a tutta la comunità scolastica dell’I.C. Sperone Pertini di Palermo”.
“Nell'immediato, la Cgil, con le categorie della scuola, la Flc Cgil Palermo e la Flc Cgil Sicilia – aggiungono Campo e Cirino - donerà alcune attrezzature informatiche, con la ferma volontà di ampliare il nostro sostegno solidale, con altre forme e iniziative, affinché la scuola sia messa in grado di funzionare e di ripartire. Non possono esserci battute d'arresto e non può essere lasciato solo chi mette in pratica ogni giorno azioni di legalità e di promozione della democrazia, al servizio della formazione e della crescita dei nostri bambini”.
“Purtroppo da anni assistiamo a una escalation di attacchi contro alcune scuole che rappresentano dei simboli nei loro quartieri, presidi di democrazia e di lotta contro la mafia – proseguono Campo e Cirino – E' da poco capitato per l'ennesima volta alla scuola Falcone dello Zen, dove hanno rubato le scorse settimane anche i motorini dell'acqua, e alla scuola Serpotta di Borgo Vecchio. Azioni di una violenza cieca che colpiscono i centri scolastici dove si promuove la cultura del diritto, la legalità, il rispetto reciproco e la conoscenza, per affrancarsi dalla schiavitù del bisogno. Non consentiremo che si impedisca ai ragazzi di studiare per emanciparsi dalla cultura della violenza e delle illegalità e costruirsi un futuro autonomo e di libertà”.