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“Condanniamo la decisione aziendale di tagliare con l'accetta un confine così netto tra gli ultimi due anni di lavoro a distanza, anche in presenza di scelte logistiche importanti, e un rientro di massa che potrebbe essere controproducente e comportare disagi organizzativi anche seri”. La Fisac Cgil non arretra nel suo “no” alla decisione di Unipol di fissare al 4 novembre la data del rientro in sede di tutti i lavoratori per l'intera settimana, a eccezione dei cosiddetti “fragili”.
“Chiediamo fin da subito un tavolo di confronto sul tema del lavoro agile che consideri ogni aspetto e possibilità, senza rigidità e posizioni pregiudiziali”, scrive la Fisac, sollecitando “il rinvio dell'inizio della fase di rientro, auspicando che possa avvenire con la gradualità necessaria consentendo a tutte le colleghe e i colleghi di organizzare la propria vita, e che nel frattempo si sia raggiunto un accordo stabile e strutturale sul lavoro agile tra le parti”.