“Apprendiamo che le scuole saranno chiuse da oggi, 5 marzo, fino al 15 marzo, per contenere l’emergenza epidemiologica del Coronavirus – dice Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti –. Nonostante ciò, ci vengono segnalate numerose difficoltà rispetto alle misure adottate da parte del governo e dal ministero dell’Istruzione, che non ha fornito delle linee guida chiare alle scuole”.
“La ministra ha dato indicazioni per attivare percorsi di didattica on line, ma senza alcuna tutela per garantire il diritto allo studio a tutti coloro che non hanno i mezzi necessari o la connessione internet – continua l'esponente degli studenti –. Il Miur non ha costruito delle proprie piattaforme on line, ma ha lasciato che i privati definissero le metodologie didattiche alternative per gli studenti. Inoltre, non è chiaro se e come dovrebbero essere valutati gli studenti, se non esiste chiarezza rispetto ai programmi o agli obiettivi da perseguire”.
“È assurdo mettere in quarantena le scuole in zone dove il virus non è un pericolo, quando dovrebbero avere il ruolo di educare alle buone pratiche e di ridurre la psicosi collettiva. Per queste ragioni, abbiamo chiesto un incontro alla ministra Azzolina: non è possibile sospendere i diritti fondamentali degli studenti", conclude Biazzo.