Questa Terra “è l'unica che abbiamo. Fermiamo le guerre e il collasso ambientale e sociale”. Sotto questo titolo la campagna Sbilanciamoci! è pronta per dare inizio a “L’altra Cernobbio”, l’alternativa simbolica al Forum Ambrosetti dell’élite economica internazionale, che si svolge ogni anno nella cittadina sul lago di Como.

L’evento organizzato dalla campagna, costituita da 52 associazioni e organizzazioni di volontariato, avrà luogo il 6 e il 7 settembre presso l’Arci Xanadù di Como e l’8 settembre nella sala di via Cinque giornate a Cernobbio con un ampio programma: 30 relatori, 15 ore di seminari, gruppi di lavoro e tavole rotonde. Si partirà dai temi sociali e ambientali, per approdare a quelli della giusta transizione e poi giungere alla strettissima attualità parlando di autonomia differenziata e premierato. I gruppi di lavoro s’impegneranno su pace e disarmo, diritti e solidarietà, ambiente e lavoro, e sul mondo giovanile in movimento. 

“Vogliamo essere presenti per esprimere un punto di vista critico, diverso da quello che viene raccontato a Cernobbio dall’estamblishment economico e politico nostro Paese e non solamente. Quello che noi vogliamo ribadire è che le ricette di cui si parla al Forum Ambrosetti da tanto tempo non hanno funzionato, ci hanno portato a conseguire una situazione insostenibile per il nostro Paese e per il nostro Pianeta”. Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci!, spiega gli scopi de L’altra Cernobbio: 

“La precarizzazione del lavoro, il peggioramento del clima e il rischio di un collasso ambientale, la crescita delle diseguaglianze - prosegue - stanno lì a dimostrare che così non si può andare avanti, quindi bisogna cambiare strada. Noi ci saremo per testimoniare tutto ciò con il dibattito, con delle proposte generali, ma soprattutto con le nostre proposte specifiche. Lanceremo alcune iniziative e due campagne. Una è legata alla legge di bilancio, per la quale distribuiremo quella che noi chiamiamo la nostra Gazzetta Ufficiale, che riproduce perfettamente quella dello Stato italiano, in cui sono contenute 5 proposte per la prossima manovra economica del governo Meloni. Una manovra che si preannuncia insufficiente, sbagliata, molto modesta. L’altra è una campagna nazionale per la riduzione delle spese militari, e quindi per la pace. Durerà alcuni mesi, con proposte molto concrete su come si potrebbero utilizzare quei fondi per il lavoro e per l'ambiente".

L’iniziativa di Sbilanciamoci!, che ogni anno presenta la propria contro-manovra di bilancio, risulta naturalmente scomoda per l’economia mainstream, tanto che "per l’appuntamento di domenica mattina a Cernobbio - afferma Marcon -, ci è stata negata la sala comunale che avevamo richiesto. In alternativa, ci è stata data una piccola stanza di un cinema parrocchiale, ma che non basta a contenere tutti i partecipanti. È veramente una presa in giro. Inoltre per il secondo anno di seguito c’è stata la decisione, ingiustificata e ingiustificabile, di istituire una zona rossa attorno a tutto il territorio del Comune (un’area di 12 chilometri quadrati e lunga quasi 3 chilometri ndr) più grande di quella del G8 di Genova del 2001. Noi non possiamo fare iniziative pubbliche all'aperto, benché siano innocue e semplici, come ad esempio una biciclettata o una camminata da Como a Cernobbio”. 

Tutto ciò ci lascia molto perplessa l’organizzazione: “Allo Studio Ambrosetti - conclude il portavoce della Campagna Sbilanciamoci! - sono state date tutte le facilità logistiche e tutti i permessi. A noi, che siamo un’associazione di volontari, è stato invece negato tutto. Questo significa negare due principi costituzionali e far salire la pressione”.