Il racconto di Barabara D’Astolto (nel podcast) dopo l’importante svolta giudiziaria nel caso che l’ha vista vittima delle molestie sessuali di un sindacalista nell’esercizio delle sue funzioni. La donna nel 2018 era assistente di volo all’aeroporto di Malpensa, w ha sporto denuncia subito dopo l’accaduto. Il suo molestatore, però, è stato assolto in primo e secondo grado di giudizio. Secondo i giudici (tra i quali c’erano tre donne), il fatto che avesse reagito dopo 20 secondi avrebbe dimostrato il suo consenso.
La svolta è rappresentata dal pronunciamento della Cassazione che lo scorso 10 febbraio, dopo ben sette anni dall’accaduto, ha annullato la sentenza di assoluzione per l’ormai ex sindacalista, già per altro denunciato da altre due donne.
Per la Cgil di Varese, Lombardia e nazionale si tratta di un’importante sentenza, “in un caso che ha suscitato grande attenzione e indignazione, anche perché è stato disposto un nuovo processo. Si conferma un principio fondamentale: se non c’è consenso esplicito, si tratta di molestia e violenza”.
Il messaggio è chiaro, afferma Stefania Filetti, segretaria generale Cgil Varese: “Non importa il contesto o la posizione di potere dell’aggressore, ogni abuso deve essere riconosciuto e perseguito. La battaglia di Barbara D’Astolto, supportata dal centro antiviolenza, dalla Cgil e dal Coordinamento Belle Ciao, è diventata un simbolo di resistenza contro ogni forma di abuso”.