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I sindacati incassano il sì del governo alla proroga del blocco dei licenziamenti sino al 21 marzo, come richiesto dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri per fronteggiare la profonda crisi dovuta alla pandemia da Covid. Via libera anche alla cassa integrazione per Covid gratuita per i datori di lavoro, per 12 settimane. Le nuove norme saranno comprese nella legge di Bilancio.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è detto d’accordo a iniziare una discussione sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sulle politiche attive del lavoro già a partire dalla prossima settimana. Soddisfatti i sindacati che parlano di “un buon risultato per le lavoratrici e i lavoratori e per il Paese”.
L'esito positivo giunge dopo due riunioni con il governo con i ministri di Economia, Lavoro e Sviluppo economico, Roberto Gualtieri, Nunzia Catalfo e Stefano Patuanelli, il secondo dei quali con l'intervento di Giuseppe Conte. Proprio durante questo confronto il governo aveva chiesto un giorno di tempo per potere consultare i rappresentanti delle imprese, i quali invece si opponevano al blocco dei licenziamenti. Presumibilmente l’opera di convincimento del governo ha dato i suoi frutti anche grazie alla decisione di sgravare le imprese dai costi della cassa integrazione, che sarà quindi gratuita. A pesare sulla trattativa anche l’aggravarsi della situazione pandemica degli ultimi giorni.
"Abbiamo fatto un buon lavoro insieme - ha detto Maurizio Landini durante l'incontro via web -. Avevamo bisogno di dare un messaggio e lo abbiamo dato insieme. Ora abbiamo del tempo da usare al meglio per affrontare insieme la riforma degli ammortizzatori sociali e le politiche attive per il lavoro”. Il leader della Cgil ha constatato quanto la situazione da affrontare sia molto complessa, aggiungendo: “È stato dato un messaggio importante anche per il ruolo svolto dalle parti rappresentative. Apprezzo la sincerità del presidente del Consiglio quando dice che la decisione è stata presa dai ministri e da lui. Questo è il frutto di un confronto molto franco ed è questo il modo di affrontare le situazioni, dicendosi le cose che si pensano”.
“Diamo tutta la nostra disponibilità a fissare in tempi brevi un calendario per affrontare insieme le questioni più importanti, dall'uso dei fondi europei alla legge di Bilancio. Ricordo, ad esempio, i lavoratori del mondo della cultura che oggi hanno manifestato democraticamente ponendo dei problemi ai quali dobbiamo dare risposte. Quello che è accaduto stasera – ha concluso Landini - ha un forte valore, è un segnale al Paese e a coloro che vogliamo rappresentare".