"La Basilicata, in termini di estrazioni e contributo energetico offerto all'intero Paese, ha già ampiamente raggiunto il limite massimo". A dirlo è il segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa, commentando il via libera del ministro Di Maio alle trivellazioni per la ricerca del petrolio nello Ionio. "Il 31 dicembre 2018 è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle geo risorse l'autorizzazione a tre nuovi permessi di ricerca petrolifera su una superficie complessiva di 2.200 chilometri quadrati a favore della società Usa Global Med Llc, con sede legale in Colorado". Per l'esponente sindacale il ministro Di Maio "avrebbe potuto abrogare l'articolo 38 della Sblocca Italia, ponendo rimedio a ciò che era stato concesso alle multinazionali del petrolio in materia di ricerca ed estrazione nello Ionio. Ma come sempre sta accadendo, tra il dire e il fare esistono questioni di opportunità politica che mettono e repentaglio la salubrità del territorio, la salute delle persone e non generano reali opportunità di crescita". Per Angelo Summa ora è "il tempo della responsabilità. Solo uniti, e con l'estrema chiarezza delle proprie posizioni, a partire da chi ricopre ruoli istituzionali e di governo, potremmo determinare risultati e bloccare questo governo nazionale che ha purtroppo dimostrato finora di essere miope e decisionista contro gli interessi dei territori".
Trivelle: Cgil Basilicata, governo ha tradito promesse
8 gennaio 2019 • 09:57