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“Preoccupa l’allarme lanciato, nelle ultime ore, da Asstel riguardo il rischio di collasso delle reti fisse e mobili in caso di razionamento delle forniture di energia elettrica. Un rischio che riguarderebbe in misura maggiore le infrastrutture meno performanti, ampliando ulteriormente il digital divide che ancora condanna ampie parti del Paese ad una condizione di arredamento tecnologico”. Ad affermarlo, in una nota, il segretario confederale della Cgil Emilio Miceli.
“Una preoccupazione - aggiunge il dirigente sindacale - che temiamo abbia qualche fondamento e che rappresenterebbe un pericolo anche in tema di cybersecurity”. “Il settore delle Tlc - spiega Miceli - è un grande consumatore di energia, un consumo che sta aumentando in maniera esponenziale con lo sviluppo e la diffusione dei servizi cloud, si stima ad esempio che il consumo mondiale per i data center si aggiri oggi intorno agli 800 terawattora”.
Per il segretario confederale “non si può dunque non tenere conto degli impatti che una riduzione, o peggio, una sospensione della fornitura di energia avrebbero sulla tenuta del sistema. Allo stesso tempo però è urgente accelerare il percorso di approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili, rendendo strutturale l’integrazione fra transizione digitale e transizione ecologica”, conclude Miceli.