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“A sei anni dal terremoto che sconvolse il Centro Italia e provocò la distruzione di molti Borghi del Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche, resta viva la memoria delle oltre 300 vittime”. E’ quanto si legge in una nota della Cgil nazionale.
“La Cgil, fin dall'inizio a fianco delle comunità coinvolte, - prosegue la nota - rilancia la proposta di una legge quadro che consenta al Paese di affrontare i traumi causati dagli eventi naturali con effetti disastrosi attraverso metodologie e criteri pianificati, consentendo qualità nelle ricostruzioni e rigenerazione economico-sociale.”
“I diritti di lavoratori, cittadini e mondo produttivo - conclude la Cgil - devono essere codificati in presenza di stati di deroghe ordinamentali connesse allo stato di eccezionalità, prescindendo dalle gestioni straordinarie e superando differenziazione delle regole”.