Il Tar della Lombardia ha accolto l'istanza presentata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil per l'immediata interruzione delle attività di e-commerce che le ordinanze della Regione "avevano nei fatti deregolamentato e reso libere, in contrasto con i decreti del governo con i quali si sono limitate una serie di attività per contenere la diffusione del Coronavirus". Secondo i sindacati, la decisione del Tar ha accolto l'istanza perché l'ordinanza di Palazzo Lombardia avrebbe "ampliato, anziché restringere, le attività consentite, autorizzando il commercio al dettaglio di tutte le merci, a fronte di un Dpcm che limitava il commercio solo a precise categorie merceologiche ritenute essenziali o strategiche". Per le organizzazioni si tratta di un risultato a tutela dei lavoratori che dimostra che quando il sindacato confederale segnala un problema e fa una proposta non è mai pretestuosa.
“Ci auguriamo che questo principio venga ora riconosciuto e non ci siano altre fughe in avanti della Regione – dichiara Sara Tripodi, della Filt Cgil di Monza e Brianza -. Sui trasporti è necessaria una regia centrale. Anche in questa fase, come abbiamo fatto dalle prime ore di questa emergenza, ci rivolgiamo anche agli utenti e ai consumatori per acquisti online responsabili: ricordiamoci sempre che i lavoratori dei trasporti non sono immuni e, malgrado si stia cercando di rendere applicativi i protocolli di sicurezza, la paura per la propria salute e quella dei propri cari rimane”.