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Roma capitale conferma i tagli al sociale. Cgil e Fp Cgil rispondini: "La vertenza andrà avanti fino a che la sindaca non cambierà il bilancio”. Dopo la mobilitazione e le iniziative congiunte con le centrali cooperative sul nodo centrale delle risorse previste per il 2021 nel bilancio capitolino per la spesa sociale, ieri (16 gennaio) si è svolto il primo confronto con l'assessora alle politiche sociali Veronica Mammì e l'assessorato al bilancio di Roma capitale.
"È lo stesso assessorato al bilancio che conferma un taglio di 700 milioni di euro complessivi rispetto al bilancio precedente, ammettendo una sofferenza soprattutto nelle risorse destinate ai Municipi - spiegano in una nota la Cgil e la Fp Cgil di Roma e del Lazio. -. La contrazione dei servizi durante la pandemia ha significato meno ore di lavoro e di assistenza: continuiamo a sostenere che l’anno appena trascorso non possa essere preso a riferimento come spesa storica che e un’ulteriore contrazione sarebbe un colpo insostenibile al sistema di welfare, mettendo a rischio servizi e lavoro".
Per comprendere meglio gli effetti delle minori risorse previste, in termini di ore di assistenza nelle tante branche in cui si articolano i servizi sociali cittadini, spiegano i sindacati, "è necessaria un’analisi specifica delle voci di spesa: attendiamo che la Ragioneria generale, come si è impegnata a fare accogliendo la nostra richiesta, comunichi il dettaglio delle risorse voce per voce, distinguendo tra quelle vincolate e quelle libere, disponibili per garantire i servizi. L’assessorato al Bilancio ci ha assicurato di essere al lavoro per predisporre un maxi emendamento correttivo del bilancio che possa sanare in parte i tagli, senza però quantificare le risorse e i capitoli di intervento e anticipando la disponibilità di ulteriori finanziamenti che arriveranno dallo Stato."
"Sulle disomogeneità registrate rispetto alla rimodulazione dei servizi durante l’emergenza sanitaria, dai ritardi sui pagamenti alle mancate attivazioni, registriamo l’impegno a fare finalmente chiarezza sulle procedure per garantire il pagamento dei servizi rimodulati, con una circolare di indirizzo ai Municipi sottoscritta da ragioneria generale e direttori di dipartimento. Una delle principali criticità che abbiamo denunciato in questi mesi", si legge nella nota.
Per Cgil e Fp "altrettanto urgente è portare avanti il confronto sull’adeguamento delle tariffe dei servizi, in coerenza degli aumenti stabiliti dal Ccnl cooperative sociali rinnovato due anni fa, come in altre realtà italiane già si sta facendo: un ingiustificabile ritardo, che sono i lavoratori stessi a pagare. In una città molto provata dalla pandemia e dalla necessità di aumentare i servizi sociali per la popolazione debole, continuiamo a sostenere la necessità di investire ed estendere il sistema di welfare cittadino: non possiamo accettare che le ore di assistenza ai disabili, agli anziani, l' integrazione degli alunni disabili siano tagliate. Continueremo la nostra vertenza sui fondi dedicati al sociale fino a quando la sindaca Raggi non cambierà il bilancio".