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"Dalla crisi nera dell'edilizia a una situazione insostenibile, è caos nei cantieri che stanno eseguendo i lavori edili con il superbonus". A lanciare l'allarme è segretario Fillea Cgil Trapani Enzo Palmeri, denunciando "la bolla speculativa che ha visto proliferare, nella nostra provincia, centinaia d'imprese che non avevano mai svolto attività edile". La situazione rischia di esplodere: "Registriamo la presenza d'imprese che hanno aperto i battenti solo per accaparrarsi i finanziamenti e i bonus energetici".
Mentre il sindacato è alle prese con i primi stati di agitazione degli operai per i mancati versamenti e pagamenti alla Cassa edile, inizia a montare la protesta nei cantieri privati in cui, al momento, sono occupati migliaia di lavoratori. "Il blocco del governo della cessione dei crediti - continua Palmeri - sta mettendo in gravi difficoltà il mondo delle imprese, i lavoratori e i cittadini che hanno fatto richiesta d'interventi edili. Se, da un lato, è stata corretta la stretta per il riconoscimento dei crediti attraverso l'introduzione di regole più severe, dall'altro, ciò sta avendo pesanti ripercussioni su tante imprese sane che, non potendo incassare le somme, stanno fermando i cantieri e licenziando i lavoratori".
La Fillea Cgil trapanese chiede di "intervenire per individuare le imprese sane e regolari che applicano correttamente i contratti collettivi nazionali, rispettano le norme e i tempi di esecuzione dei lavori, in modo che incassino le somme dovute. Il rischio è quello di ritrovarci con centinaia di lavoratori edili licenziati e con cantieri che non verranno completati, lasciando la provincia di Trapani piena di ponteggi e di contenziosi tra privati e imprese".