Un colpo di grazia a danno dei quartieri popolari e delle famiglie che ci vivono. Per il Sunia, sindacato unitario degli inquilini e degli assegnatari di edilizia pubblica, l’applicazione del decreto del governo 11/2023, così come concepito con il blocco della cessione dei crediti per i bonus edili, colpisce gli interventi di riqualificazione e risparmio energetico, di efficientamento, quelli antisismici e per la messa in sicurezza degli edifici di periferia, che sono attesi da anni. Per questo si schiera al fianco degli edili nella campagna “Fai la cosa buona”, che vede lavoratori e sindacati di categoria, Fillea Cgil e FenealUil, scendere in piazza in cinque città il primo aprile.
“C’è un grosso bisogno di manutenzione nei quartieri popolari, di politiche di riqualificazione e rigenerazione – spiega Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia -. Quello che è grave è che questo governo, al di là delle chiacchiere, non vuole che si intervenga nelle situazioni di degrado, non è una priorità migliorare le condizioni di tante famiglie che vivono in alloggi caratterizzati da una scarsa qualità abitativa. Nelle zone periferiche le persone continuano ad avere problemi di freddo in inverno, per la mancanza di coibentazione. Certamente il superbonus era un’opportunità anche per gli enti preposti all’edilizia pubblica per avviare la necessaria manutenzione”.