PHOTO
"Con la stagione autunnale si profila un aumento, ben oltre il raddoppio, per tutti i servizi e le utenze sia condominiali che individuali, mentre il preoccupante e crescente dato inflativo oltre che su questi costi si riverserà, facendo scattare l’incremento Istat, in primo luogo, sui canoni delle locazioni di edilizia residenziale pubblica che, ovviamente, riguardano la fascia più disagiata e povera della popolazione, e anche sui canoni della locazione privata per tutti i contratti per i quali non è prevista o esercitata l’applicazione della cedolare secca e per le locazioni commerciali e artigianali". Così Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia.
"Una situazione esplosiva sul piano sociale, come emerge dai più recenti dati Istat sulla povertà assoluta e la prevalenza di famiglie in affitto (quasi il 50% delle famiglie povere), per le quali le già pesanti difficoltà dell’anno 2021, dove il 13,5% delle famiglie è risultato in arretrato con le utenze e il 16,3% in arretrato con l’affitto. Questi dati, con l’attuale crisi energetica e l‘aumento dell’inflazione stanno crescendo quotidianamente. Questa situazione coinvolge peraltro anche le famiglie che vivono in alloggio come prima ed esclusiva casa, con redditi medio bassi, che con l’attuale crisi vedono aumentare l’incidenza delle rate di mutuo e il peso insopportabile dei costi dei servizi condominiali e delle utenze", prosegue il leader del sindacato degli inquilini.
"Tutto ciò, richiede misure immediate di sostegno alle famiglie. Il Sunia chiede al Governo un provvedimento con articolate misure che dovranno riguardare: ü il blocco degli aumenti Istat delle locazioni pubbliche e private; ü aiuti mirati a coprire gli incrementi intervenendo direttamente sul carico fiscale, sui costi delle utenze e dei servizi; ü ulteriori risorse per sostenere il pagamento delle bollette energetiche per le fasce più deboli prevedendo al contempo maggiori rateizzazioni; un'adeguata imposizione sugli extra-profitti delle imprese energetiche prelevando maggiori risorse per finanziare il piano di aiuti; una revisione del meccanismo di determinazione del prezzo dell’energia elettrica oggi ancorato, ed è assurdo e incomprensibile, a quello del gas, provocando aumenti stratosferici", aggiunge Chiappelli.
"Le imminenti assemblee condominiali e delle autogestioni e gli enti gestori dell’edilizia residenziale pubblica dovranno affrontare questa situazione e noi pensiamo che la pur doverosa attenzione al contenimento dei consumi e alla individuazione programmata del ricorso a fonti energetiche alternative non potrà bastare, se non sarà possibile contare su certezze di sostegni economici alle famiglie per la sostenibilità dei costi preventivati per la prossima gestione per una efficace tutela degli utenti", conclude il dirigente sindacale.