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Non si placa la protesta nelle scuole e nelle università in vista di mercoledì prossimo, quando il Senato dovrebbe approvare il decreto Gelmini. “Una nostra delegazione, in giacca e cravatta, sarà presente nella tribuna dell’aula di Palazza Madama”, annunciano gli studenti. Intanto, oggi a Roma un corteo di oltre 7 mila studenti medi (riferisce l’Uds) ha attraversato la città fino a piazza Venezia. Alla Sapienza continuano le lezioni all’aperto: si sono mossi anche i ragazzi di Medicina I che, camici indosso, si sono presentati alle 10 sotto al ministero dell’Istruzione per una lezione di chirurgia toracica. Nella zona dell’Eur, presidio con circa 2 mila studenti di tre istituti superiori.
A Napoli due cortei. Il primo, autorizzato, ha attraversato il quartiere Ponticelli. Un altro è partito da piazza del Gesù diretto a piazza Municipio. A Potenza 2 mila (studenti delle medie superiori) hanno preso parte a un corteo seguito a un sit-in tenutosi ieri sera (domenica 26). Lezione in piazza domani pomeriggio, in piazza Vittorio a Torino, organizzata dal collettivo di lettere e filosofia e dalla “Assemblea no-Gelmini”. A tenerla sarà il filosofo Gianni Vattimo, che parlerà di come sono cambiati gli atenei italiani negli ultimi quarant’anni. Hanno rinunciato all’occupazione dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, ma proseguono la loro protesta anche gli studenti di Cosenza. In piazza XI settembre, davanti alla Prefettura si sono riuniti in molti, insieme a qualche insegnante precario. A Catania quattro licei hanno proclamato l’autogestione.
Cicchitto (Pdl), approviamo il decreto così com'è
“Quelli che protestano sono alcune migliaia, mentre gli studenti in Italia sono nove milioni e le facoltà occupate sono pochissime”, afferma il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini intervistata dal Corriere della Sera. Intanto Fabrizio Cicchitto (Pdl) annuncia: “Approveremo il decreto così com’è, senza modifiche rispetto al testo che è passato alla Camera”. E il presidente dei senatori della stessa coalizione al Senato, Maurizio Gasparri, attacca: “Quanto sta accadendo a Roma e in tante altre città d’Italia è vergognoso”. “Nessun confronto è possibile senza il preventivo blocco dei provvedimenti e dei tagli”, sottolinea con forza la Rete degli studenti medi, esprimendo “la propria contrarietà a una riproposizione di questo dialogo-farsa”.
Giovedì prossimo lo sciopero generale
Proseguono nel frattempo i preparativi per lo sciopero generale della scuola, indetto dalle sigle di categoria di Cgil Cisl Uil, dallo Snals e dalla Gilda per giovedì prossimo (30 ottobre). La manifestazione nazionale di Roma sarà conclusa da un comizio in piazza del Popolo, dove prenderanno la parola i segretari generali Domenico Pantaleo (Flc Cgil), Francesco Scrima (Cisl Scuola), Massimo Di Menna (Uil scuola), Rino Di Miglio (Gilda) e Marco Paolo Nigi (Snals). Secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa, hanno assicurato la loro presenza in piazza anche i leader di Cgil Cisl Uil, Epifani, Bonanni e Angeletti.
(ultimo aggiornamento ore 17)