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L'epidemia da coronavirus è prima di tutto una grave emergenza sanitaria e per prevenire le conseguenze economiche e sociali che determina bisogna "investire di più sui servizi sanitari e sugli operatori". Ne sono convinte la Fp Cgil nazionale e la Fp Cgil medici e dirigenti Ssn. I sindacati lamentano che "gli operatori sanitari nelle aree isolate sono in affanno e hanno bisogno della massima attenzione. È necessario impegnare tutte le nostre risorse per sostenere i servizi e i professionisti sanitari che sono in prima linea per garantire la salute della cittadinanza".
Per il sindacato, "servono subito medici e infermieri e servono più posti letto, così come una maggiore distribuzione dei dispositivi di protezione individuale. Ma soprattutto serve una maggiore integrazione tra la medicina generale e quella ospedaliera e tra le strutture pubbliche e quelle private convenzionate per garantire una migliore presa in carico dei pazienti più fragili che necessitano di un'assistenza continua domiciliare e ospedaliera. Inoltre - prosegue -, secondo i dati che abbiamo oggi a disposizione, i malati che necessitano di un ricovero in terapia intensiva sono fra il 5 e l'8%; in Italia abbiamo oggi circa 5.100 posti letto in terapia intensiva, che in situazioni normali hanno un tasso di occupazione intorno al 70/80%".
Le notizie di queste ore, continua, "ci dicono che i reparti di terapia intensiva degli ospedali che sono in prima linea ad affrontare l'emergenza sono oltre il livello di saturazione, stiamo parlando di un'epidemia che senza un intervento straordinario sul personale e sui servizi metterebbe in ginocchio il servizio sanitario nazionale al di là della bassa mortalità dell'infezione. Servono maggiori tutele per gli operatori, senza i quali non saremmo più in grado di garantire la salute dei cittadini. Chiediamo un piano di assunzioni urgente e uno stanziamento ad hoc delle Regioni per rispondere allo straordinario impegno che tutti gli operatori coinvolti stanno oggi mettendo in campo per arginare l'emergenza coronavirus", concludono la Fp Cgil nazionale e la Fp Cgil medici e dirigenti Ssn.