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Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro al presidente del Consiglio. Questa la decisione delle segreterie unitarie dei tre sindacati che si sono riunite oggi, 5 giugno. Gli obiettivi sono due. Da un lato c’è la richiesta di modifiche e miglioramenti al decreto Rilancio in discussione in Parlamento, a partire dalla proroga del blocco dei licenziamenti e dal prolungamento degli ammortizzatori sociali e del sostegno al reddito, oltre alla certezza della ripresa dell’attività scolastica in sicurezza. Dall’altro lato, le tre sigle chiedono un progetto condiviso e un protocollo d’intesa con la partecipazione di tutte le forze sociali e produttive per la crescita e un nuovo sviluppo del Paese.
“Le priorità su cui agire – scrivono Cgil, Cisl e Uil – sono le seguenti: lo sblocco e la definizione di nuovi investimenti per realizzare le necessarie infrastrutture materiali e immateriali, comprese le reti digitali; una riforma fiscale complessiva a partire dal contrasto all’evasione; la definizione di una nuova politica industriale e di sviluppo ecosostenibile, anche con l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea per un nuovo modello di sviluppo che individui i settori e le attività strategiche per la crescita del Mezzogiorno e del Paese e per un’occupazione stabile e di qualità; la riforma degli ammortizzatori, politiche attive e contrasto alla precarietà”.
E ancora, “il rafforzamento delle politiche sociali – a partire da una legge sulla non autosufficienza –, dell’istruzione, della formazione, della sanità e della previdenza, con la conseguente valorizzazione del lavoro pubblico, da un lato, e delle pensioni dall’altro”. Sul tavolo, infine, per i sindacati dev’esserci anche “il rinnovo dei contratti nazionali pubblici e privati e la conseguente detassazione degli incrementi contrattuali”.