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"Come riporta l'Osservatorio Opal, siamo già al decimo omicidio da inizio anno, 19 i morti con armi da fuoco legalmente detenute. Servono maggiori controlli e una normativa più stringente. Purtroppo nel nostro Paese i legali detentori di armi sono all'origine della maggioranza dei delitti e dei suicidi commessi con armi comuni da sparo". A dirlo è il segretario del Silp Cgil Daniele Tissone, riferendosi alla vicenda della donna uccisa a Ostia (Roma) con un colpo di fucile. "Controlli medici con cadenza quinquennale e un'assenza legislativa sul versante comunicativo tra Asl, enti e Questure" sono, per Tissone, "una delle cause di un fenomeno delittuoso in aumento che va al più presto interrotto".