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"I dati forniti dal Viminale a Ferragosto confermano tutte le nostre preoccupazioni. Nonostante lo straordinario sforzo e il sacrificio delle lavoratrici e dei lavoratori in divisa, le croniche carenze di organico impediscono sempre di più un reale controllo del territorio". La risposta del governo a oggi si traduce solo in sicurezza percepita: annuncio di assunzioni straordinarie che non arrivano, impiego dei militari, spostamento dei reparti prevenzione crimine da una città all'altra per tamponare emergenze senza risolverle". Così Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di polizia Silp CGIL, all'agenzia Adnkronos parlando di sicurezza.
"È un giudizio che si basa sui fatti - aggiunge - Abbiamo un sotto organico di 10.000 unità nella sola Polizia di Stato destinato a raddoppiare nei prossimi 3 o 4 anni. Le assunzioni di cui si parla sono quelle ordinarie che non bastano a coprire i pensionamenti, il nostro appello per concorsi straordinari e scorrimenti di bandi già svolti è rimasto inascoltato. Da due anni siamo senza contratto, lavoriamo sempre di più per via delle carenze di organico e ci pagano sempre meno per i tagli agli straordinari. Del benessere del personale non importa niente a nessuno e i suicidi in divisa non diminuiscono".
"Siamo stati l'unica organizzazione a essersi mobilitata in piena estate assieme alla CGIL e a settembre saremo di nuovo in piazza - annuncia - Faremo di tutto per sensibilizzare un governo che sulla sicurezza ha preso molti voti ma poi, allo stato dei fatti, ha trasformato i servitori dello Stato in servi non mantenendo fino a oggi nessuna delle promesse fatte. Mi auguro che dopo la pausa estiva il fronte della protesta si allarghi perché il malcontento della base che registriamo è forte".
"Col prefetto Vittorio Pisani - prosegue - abbiamo una linea diretta e un confronto costante che può rivelarsi molto utile. Il capo è sicuramente consapevole dei problemi, a partire dal nodo organici e crediamo che l'amministrazione della pubblica sicurezza possa svolgere un ruolo importante. Ma le responsabilità delle scelte e la capacità di reperire risorse spetta alla politica e qui registriamo il vulnus maggiore".
Il Silp CGIL chiede "soprattutto concretezza e il rispetto degli impegni presi''. ''Basta con gli slogan che non portano a nulla come abbiamo visto con il flusso dei migranti che ha raggiunto numeri record o col decreto rave party che era solo propaganda - sottolinea Colapietro- Servono risorse per le assunzioni e il contratto in primis, soldi che non abbiamo visto né nell'ultima legge di bilancio e neppure nel Def. A che gioco sta giocando il governo? Vorremmo capirlo. Una cosa è sicura: democraticamente ma caparbiamente la nostra mobilitazione non si fermerà".