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"Il governo convochi immediatamente l'azienda e le metta in mano una penna". Netta la dichiarazione di Mirco Rota, responsabile Fiom per Sider Alloys, riguardo allo stato delle trattative che hanno ad oggetto l'ex Alcoa di Portovesme. "Quello che sta avvenendo non è accettabile. Con il mercato dell'energia in un momento favorevole e dopo aver superato negli incontri avvenuti al ministero tutte le problematiche in essere, SiderAlloys continua a perdere tempo e a rinviare la firma del contratto con l'Enel". Il sindacalista cerca di accelerare lo sblocco della vertenza dello stabilimento sardo che si trascina ormai da oltre un decennio.
"Non è più ammissibile questo atteggiamento irrispettoso nei confronti, prima di tutto, di quei lavoratori che da 12 anni stanno lottando per far ripartire Portovesme. Lavoratori che da questa mattina, dopo averlo sospeso fiduciosi dell'imminente firma, hanno ripreso lo sciopero ad oltranza, non più disponibili ad accettare ulteriori rinvii", prosegue. "La ripartenza dello smelter può e deve avvenire in tempi rapidi, le condizioni ci sono tutte. In questi mesi è stato fatto tanto per mettere in condizioni SiderAlloys di far ripartire la produzione. È il momento della responsabilità. Ed è giusto che non siano solo e sempre i lavoratori a pagare le conseguenze di attendismi e giochi di ruolo", conclude.