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Alla fine la firma del protocollo sulla sicurezza per la riapertura delle scuole è arrivata. È stata una trattativa lunga e laboriosa e, se il tassello è importante, rimangono tuttavia sul tavolo gli altri temi ancora irrisolti: la certezza delle risorse affinché la scuola riparta davvero in sicurezza con organici e spazi adeguati. Le stesse assunzioni – straordinarie e a tempo determinato – di 50.000 docenti sono alla fine poca cosa se ripartite per tutti gli istituti presenti sul territorio nazionale.
Risultati importanti comunque sono stati conseguiti. Il primo è sicuramente quello che riguarda l’istituzione di tavoli di confronto a tutti i livelli – dal nazionale alle singole scuole – nei quali sono coinvolti tutti i soggetti interessati, tra cui ovviamente i sindacati.
Importante anche l’istituzione di un help desk per le istituzioni scolastiche, per richiedere assistenza e che sarà attivo dal 24 agosto. Raccoglierà quesiti e segnalazioni sull’applicazione delle misure di sicurezza e fornirà assistenza e supporto operativo anche di carattere amministrativo. Significativo, per i sindacati, anche il fatto che verranno garantite tutele per i cosiddetti lavoratori “fragili”, i più esposti a possibili rischi sanitari
Esplicito anche il rinvio alla disciplina contrattuale per quanto riguarda le ricadute di eventuali particolari modalità di svolgimento delle attività scolastiche potranno avere sulle prestazioni di lavoro del personale: smart working, didattica a distanza eccetera.
Per il resto – uso degli spazi, entrate e uscite nelle scuole, gestione delle presenze – il testo sottoscritto rimanda esplicitamente alle disposizioni già prescritte dal Comitato tecnico-scientifico, che in ogni caso tornerà a pronunciarsi il 29 agosto e dovrà sciogliere – in base all’andamento della pandemia – altre questioni aperte, in primis quella dell’uso delle mascherine per gli studenti e le studentesse.
Insomma, un passo importante ma non non basta: “Bisogna essere però estremamente chiari su un punto: il protocollo da solo non è certamente sufficiente. Senza organici soddisfacenti e spazi adeguati il rischio che la scuola non riparta in presenza per tutte e tutti rimane oggettivo”. Per i sindacati le ulteriori risorse già annunciate dovranno essere rese immediatamente disponibili, perché quelle attualmente a disposizione non bastano. A questo proposito sempre per i sindacati è necessario un decreto legge specifico “in cui inserire misure straordinarie per la riapertura”.
IL PROTOCOLLO