"L’introduzione della plastica ha facilitato molto il lavoro dei medici in ospedale e ha offerto maggiori garanzie ai pazienti per la sterilità degli interventi chirurgici e terapeutici". A parlare è Crescenza Abbinante, responsabile della gestione del rischio e della sicurezza delle cure della Asl di Bari: "La migliorata efficienza degli operatori è misurabile già nel tempo risparmiato nelle operazioni di sterilizzazione di teli e strumenti".
"Quando ero specializzanda – ricorda – c’erano ancora dei vecchi respiratori automatici con molte parti in metallo. In breve tempo sono stati sostituiti da respiratori più performanti, con un design completamente diverso e associato a nuovo materiale monouso, come mascherine, filtri, connettori e corrugati in plastica. È stato un vero beneficio per la maggiore leggerezza e maneggevolezza nell’uso.
I reparti dove l’utilizzo della plastica è maggiormente concentrato – spiega – sono proprio quelli ad alta intensità assistenziale come la sala operatoria e le terapie intensive post chirurgiche, cardiochirurgiche, neurochirurgiche e neonatali. Oggi – afferma – negli ospedali è impossibile fare a meno della plastica: senza, dovremmo chiudere ogni clinica.