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Il governo tutto Dio, Patria e tengo Famiglia, anche se non tradizionale, ha giurato. Il/lo/la/i/gli/le presidente Meloni ha ottenuto una larga fiducia nei due rami del Parlamento. Ora dovrà conquistarsela nel Paese dopo le sfavillanti e populiste promesse elettorali che l'hanno catapultata sullo scranno più alto. E non sarà facile, la lista delle sfighe è corposa: guerra, caro bollette, inflazione, povertà, Salvini ministro. Il merito, questo esecutivo, lo dovrà ottenere sul campo e non semplicemente sventolarlo come ideologia lessicale buona solo per titillare l’io identitario e cambiare la carta intestata del dicastero che fu della Pubblica Istruzione. Bene aver sfondato il tetto di cristallo, era ora, ma adesso per governare occhio alle schegge impazzite.