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De Luca chiude le scuole in Campania fino al 30 ottobre. Ma la Flc Cgil non ci sta e annuncia il sostegno ai presìdi organizzati da Priorità alla scuola indetti per lunedì 19 davanti alle sedi delle Regioni. “Consideriamo la decisione del governatore della Campania De Luca di sospendere le attività didattiche nelle scuole e nelle università sbagliata, non solo perché il diritto all'istruzione deve essere garantito uniformemente su tutto il territorio nazionale, ma anche perché mette in discussione l'enorme sforzo fatto in questi mesi dalle lavoratrici e dei lavoratori per consentire la riapertura in sicurezza delle istituzioni e penalizza innanzitutto le alunne e gli alunni in condizioni di maggiore fragilità socio economica", così il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli.
Per il sindacalista la scelta di chiudere "è sintomo dei tanti e, purtroppo, prevedibili errori fatti in questi mesi soprattutto riguardo alla scuola. Abbiamo detto più volte che la riapertura in presenza e in sicurezza delle attività scolastiche e accademiche sarebbe diventato il vero banco di prova delle capacità organizzative e progettuali del governo, e su questo versante infatti, si stanno misurando le debolezze del sistema paese in termini di sinergia e coordinamento tra quei settori che sono direttamente interessati alla ripresa delle attività educative, in particolare sanità e trasporti”.
Come è noto i sindacati avevano chiesto con forza presìdi sanitari in ogni scuola, esclusività del sistema di trasporto scolastico, applicazione dei protocolli di sicurezza sottoscritti tra ministero e organizzazioni sindacali, risorse aggiuntive molto più cospicue di quelle stanziate, procedure straordinarie di reclutamento finalizzate ad avere personale stabile nelle classi. Ma tutto ciò non è accaduto.
La Flc Cgil ha anche chiesto la convocazione del tavolo nazionale previsto dal Protocollo sottoscritto con il ministero dell’Istruzione: "Non è più tempo di minimizzare i gravi problemi determinati dalle scelte sbagliate fatte in questi mesi. È necessario che ognuno faccia davvero la propria parte a partire dal governo e dalla ministra Azzolina, e che le scelte fondamentali, in questo tornante storico senza precedenti, siano davvero frutto di una reale e sincera condivisione”, conclude Sinopoli.