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“Sarà un inizio piuttosto complicato, sicuramente molto più degli ultimi anni”. Non ci gira troppo intorno, Claudio Riso, segretario della Flc Cgil Modena. L’avvio della scuola quest’anno si annuncia tra mille criticità, a livello nazionale e anche sul territorio modenese.
Tutto si sta muovendo a rilento. In ritardo le operazioni che si fanno normalmente in questo periodo. Ancora in attesa di chiamata da Gps (Graduatorie provinciali scuola) molti docenti, che non hanno ancora notizie. A rilento anche le assunzioni dei docenti di ruolo e dello stesso personale Ata. “Il primo settembre, data di inizio dell’anno scolastico, c’è il rischio che nelle scuole tutto il personale non sia al proprio posto”.
Una situazione che mette in difficoltà le scuole, ma anche i lavoratori, “poiché iniziare dopo il primo settembre, significa un contratto di durata minore e quindi retribuzioni più basse: in un territorio con un costo della vita alto, dove affitti a canoni equilibrati sono un miraggio, questo è ancora più grave e problematico”.
Eppure ogni anno, secondo il dirigente del sindacato scuola della Cgil, sembra si ripetano gli stessi problemi, “ma quest’anno la situazione sembra esser ancora più complicata, poiché si stanno intrecciando diverse criticità”.
Assunzioni dai concorsi, una guerra tra poveri
“Emblematico di come il Ministero investa sulla scuola – denuncia Claudio Riso – è la drammatica e preoccupante guerra tra poveri che riguarda l’assunzione di personale vincitore di concorso, che sta mettendo gli uni contro gli altri docenti che hanno vinto il concorso Pnrr nel 2023, al quale viene riconosciuto un canale preferenziale nell’assunzione in ruolo quest’anno, a scapito di docenti idonei già nel 2020 e anni precedenti, perché le regole europee impongono l’assunzione di chi ha sostenuto il concorso finanziato da fondi Pnrr entro il 2024. Un pretesto, quello del Pnrr per continuare a limitare le assunzioni delle quali ci sarebbe bisogno, con drammatici risvolti sociali”.
Il sindacato Flc Cgil è accanto a questi docenti vincitori di concorsi che stanno legittimamente rivendicando l’assunzione a tempo indeterminato e l’immissione in ruolo, e il 30 agosto sarà presente alla manifestazione regionale che si terrà a Bologna a sostegno di queste rivendicazioni.
L’annoso problema dei precari
C’è poi l’annoso problema del personale precario: “quest’anno tra personale docente e Ata, un lavoratore su tre nelle scuole modenesi sarà precario, circa 4000 persone su una platea di circa 13mila lavoratori in totale. Per quanto riguarda il personale Ata questo è un dato particolarmente critico, perché vuol dire non riuscire a presidiare la sicurezza e la pulizia degli ambienti, lasciare sguarniti gli uffici di segreteria che rivestono compiti complicati e gravosi sia sulla gestione ordinaria, ma anche sulla crescente attività straordinaria”.
Il problema della casa per i docenti fuorisede
Poi c’è il problema casa per i docenti, sia precari che di ruolo, che vengono da fuori Modena. “Nella nostra città si è diffuso il caro affitti, testimoniato anche dalla recente indagine di Federconsumatori. Già l’anno scorso qualche docente ci segnalava anche 750 euro al mese di affitto per un monolocale o poco più. Il caro affitto è un grande problema, cominciamo ad avere già qualche segnalazione adesso e nei prossimi giorni, con l’avvio dei contratti, aumenterà in modo esponenziale la difficoltà a reperire alloggi a costi accessibili”.
“Su questo tema è importante che non ci si fermi alla denuncia – sottolinea il segretario della Flc provinciale –, ma è urgente che da parte delle Amministrazioni del territorio e della politica si arrivi a una risposta seria e concreta”.
Emergenza caldo nelle classi
Non ultimo il grande caldo nelle classi da maggio a settembre: “il patrimonio edilizio, anche delle scuole modenesi, è vecchio e non adeguato ad affrontare il fronte caldo di questi mesi”.
“Questo non vuol dire mettere mano al calendario scolastico e il dibattito sulla ripresa a ottobre è speculazione strumentale fine a se stessa. Sulle scuole sono piovute valanghe di soldi legati al Pnrr, parte di questi soldi – conclude Claudio Riso – non hanno avuto un utilizzo ottimale, e potevano invece essere usati per dotare classi e segreterie di sistemi di climatizzazione per permettere di vivere meglio determinati periodi dell’anno”.
Guarda sulla pagina Facebook della Flc Cgil Modena l’intervista video a Claudio Riso. Clicca QUI.