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Doppio incontro al ministero ieri pomeriggio (31 ottobre) per gli studenti. Prima la Rete degli studenti medi il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. Subito dopo l’’Udu con la ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini. Due incontri, ma lo stesso risultato: molto deludente. Nessuno dei due titolari di dicastero si è assunto impegni precisi e del resto ciò che emerge dalla Finanziaria sembra confermare la mancanza di interesse di questo esecutivo per un tema che dovrebbe invece centrale per il futuro del paese.
“L’incontro con Bernini – racconta Camilla Piredda, che ha guidato la delegazione dell’Udu – è durato soltanto una ventina di minuti. La ministra ha deciso di incontrare tutte le associazioni studentesche, a raffica, una dietro l’altro. Una modalità che non rispetta il peso dei gruppi e non lascia adeguato tempo di confronto, tanto che non siamo riusciti a parlare di tutto e abbiamo lasciato alla un documento, ottenendo l’impegno ad avere un nuovo confronto appena ci saranno gli emendamenti alla legge di Bilancio”.
Le borse di studio sono uno dei temi centrali e, come spiega Alessia Polisini dell’Udu le avevamo chiesto di aumentare i finanziamenti per garantire tutti gli idonei non beneficiari e coprire perlomeno l’inflazione, ma la ministra ha scaricato la responsabilità sulle Regioni, dicendo che non c’è spazio in questa legge di bilancio a ulteriori finanziamenti sulle borse”. Quanto agli alloggi, viene confermata “la linea a favore del privato perché le tempistiche non consentirebbero di coinvolgere il pubblico, ma non ci ha chiarito né come gli studenti possano pagare centinaia di euro per un posto letto né si è espressa sul fondo sostengo per i fuorisede, il quale oggi vede uno stanziamento di soli sei milioni, mentre noi ne chiediamo almeno cento”.
In generale, conclude, “ci ha spiegato che il Mur ha uno spazio di spesa limitato, spetterebbe al ministero dell’Economia prevedere più stanziamenti. Sulla salute mentale e i Lep nessuna risposta, totale confusione, mentre sul numero chiuso non è chiaro quale sia la strada che porterà all’apertura. Siamo delusi dell’incontro”.
Musica simile con Valditara. Gli studenti hanno chiesto “misure per far fronte al caro studio e lo stanziamento di fondi per lo psicologo scolastico. Abbiamo chiesto un aumento della rappresentanza studentesca per far fronte al taglio degli istituti scolastici, previsti dal ridimensionamento scolastico, così come un’educazione all'affettività e alla sessualità che superi il binarismo di genere”, racconta Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi.
Ma, attacca, “le risposte di Valditara sono del tutto insufficienti, difendendo la finanziaria. Valditara ha annunciato uno stanziamento di 78 milioni per aiutare le famiglie nell'acquisto di materiale scolastico. Lo riteniamo sicuramente un primo passo, ma non è sufficiente a coprire il fabbisogno reale all'interno del paese, chiediamo almeno il doppio”.